Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero




Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed Emma Crisman. 
 

Sarebbe un bel gesto se il Comune di Ronchi, stante l'importanza simbolica e storica di quella tomba e di ciò che ha rappresentato la famiglia Fontanot per il nostro territorio e nella storia del movimento di liberazione, possa "adottarla" valutando i passi giusti da compiere ovviamente insieme agli eredi per rendere quell'angolo del cimitero ronchese un punto di riferimento per la memoria, così come già ve ne sono altri, che insieme soprattutto alle diverse associazioni attive nel nostro territorio oggi sono momento di ricordo e di condivisione della storia. Ma una riflessione più generale andrebbe fatta probabilmente sulle tombe che possono avere carattere storico ed a rischio oblio che sarebbe bene censire prima di tutto e valorizzare, o altre lapidi da ripristinare, perchè se ne è perduta tristemente traccia, come la storica lapide della strage nazifascista del 15 settembre '43, che ricordava il massacro di 8 soldati a Ronchi, per mano nazista.Sono certo che il nostro Comune non resterà indifferente a tutto ciò. 

mb 


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