Preserviamo la nostra storia e memoria, con un piano di salvaguardia e tutela dei monumenti nell'isontino del '900
L'Isontino è un territorio splendido,
ricco di storia e anche contraddizioni. Attraversato dall'Isonzo,
«nessun fiume al mondo ha il colore dell’Isonzo» disse Dora Bassi, con
gran veduta poetica, è una mescola di colori, di profumi, straordinari.
Ed in questa mescola la storia si confonde con la modernità, con quel
presente, che a Redipuglia campeggia 8000 volte a ricordare che nulla è
scontato e che dei ragazzi, per poter estendere i confini
dell'Italia e sottrarli a quell'Impero che ha plasmato identità e
bellezza e ricchezza in questo territorio da sempre votato al pluralismo
culturale, a partire dalle sue lingue, hanno perso la propria vita in giovanissima età. Un territorio diffuso come i
suoi monumenti, che spaziano in ogni dimensione e luogo, che abbracciano
una fetta di storia importante, di quel secolo terribile, connotato da
due guerre mondiali che hanno visto questo frammento di terra, essere
suo malgrado, infelice attore e spettatore. E questi monumenti
necessitano di essere tutelati, salvaguardati. Il tempo, imperterrito,
divora, come la ruggine, la materia, la degrada, ed in questa società
sempre più complessa, la spada di Damocle della burocrazia, abbinata a
volte all'indifferenza, al disinteresse, rischia di favorire l'avanzata
della grande armata del buco nero che risucchierà ogni memoria e ricordo. Ed allora
occorre attivarsi, con un grande piano di salvaguardia dei monumenti del
'900 presenti nel nostro territorio. Perchè purtroppo di situazioni
difficili ve ne sono tante, l'elenco è lungo, ed interessano diverse
monumenti, siano correlati alla vicende della prima guerra mondiale che
della seconda guerra mondiale, a partire da quelli della Resistenza, ma
non solo. Non si può pretendere che possano i piccoli Comuni fare tutto
da soli, non hanno le risorse e le possibilità. Serve l'ausilio della
Regione, come minimo, per effettuare un monitoraggio di tutti i
monumenti per ripristinarne il decoro con urgenza e sottrarli a quel degrado a cui
rischiano di essere condannati dal nostro tempo.
mb
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