L'italiano esodato... da Cherso

Immagine
  Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin

75 anni di RadioCapodistria, 75 anni di Europa

Il 5 maggio 1949,  10 paesi dell'Europa occidentale istituiscono il Consiglio d'Europa per promuovere la democrazia e proteggere i diritti umani e lo Stato di diritto. La Convenzione europea dei diritti dell'uomo entra in vigore il 3 settembre 1953. Il 25 maggio del 1949, con il  nome di Radio Trieste Zona Jugoslava (Radio jugoslovanske cone Trst), nasce l’attuale RadioCapodistria. Una Radio che  ha cercato di unire il di qua con il di là, una radio ponte per le minoranze italiane in Slovenia e Croazia e che parla agli italiani del nordest. Una radio che fu tra le prime emittenti bilingue d’Europa e che pur se osteggiata da sterili sentimenti nazionalistici che hanno favorito processi di italianizzazione al contrario, ovvero compromettere l’affermazione dell’identità italiana, della lingua italiana, è sopravvissuta ai terremoti delle dispute territoriali, all’enormità dell’esodo, che ha sostanzialmente svuotato buona parte dell’Istria, che oggi vanta una comunità nazionale italiana irrisoria rispetto ai numeri storici. Ma come ben sappiamo le tutele delle identità ed i diritti delle minoranze, tanto per quelle slovene, tedesche o friulane in FVG e dunque  in Italia, che per quella italiana in Slovenia, o Croazia, devono prescindere dalla questione numerica, devono sganciarsi da censimenti nazionalistici che con lo scopo dei numeri, della conta, hanno lo scopo di arrivare nel tempo ad annichilire i diritti delle minoranze rapportandoli alla questione della quantità e della consistenza. 75 anni sono una enormità per una radio d’oltre confine che unisce i confini e non li divide ed è un bene prezioso da salvaguardare per tutti noi. Sempre.

mb



Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot