Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

Monfalcone, altro che città dei cantieri navali, sulla stampa estera è ...cantiere anti islam

Monfalcone,dal The Guardian, alla CNN , a StiriMd,sito moldavo, all'arabo ShiaWaves, all'australiano Pressreader, e si può continuare, il quadro che ne viene fuori di questa cittadina bisiaca, terra di mezzo tra Venezia Giulia e Friuli è non tanto il suo essere cantiere navale, ma cantiere anti islam. Sul The Guardian, l'affondo è notevole: "La popolazione di Monfalcone ha recentemente superato i 30.000 abitanti. Un trend demografico così positivo rappresenterebbe normalmente una buona notizia in un Paese alle prese con un tasso di natalità in rapido calo, ma a Monfalcone, dove Cisint ha coltivato un programma anti-Islam da quando ha vinto il suo primo mandato nel 2016, l’aumento non è stato accolto favorevolmente". Non è la prima volta che Monfalcone diventa "famosa" suo malgrado, su tale caldissima questione. Un tempo di Monfalcone si parlava soprattutto per il varo delle sue navi, i giganti del mare, oggi, i giganti del mare sono stati oscurati da una questione sociale che è una bolla di sapone che sorvola le nostre teste, pronta a scoppiare da un momento all'altro. Il sentimento anti Islam è oramai associato a Monfalcone. Ci si culla sempre del fatto che nella vicina Trieste vi sono chiese di diverse religioni a pochi passi di distanza l'una dall'altra, ci si culla su visioni e idealismi nostalgici dell’Impero asburgico che non sono più di questo tempo, in un contesto storico e sociale dove oramai la norma pare essere regressione, reazione, conservatorismo, idee illiberali e imposizioni identitarie tanto fumose quanto artificiose, perché non rappresentative della realtà effettiva, della quotidianità che non si vuole semplicemente accettare.

 


 

mb

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