Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

C'era una volta il teatro di Ronchi...

 


C'era una volta. Così potrebbe iniziare questa ventata di nostalgia in una Ronchi senza più teatro e cinema. Cittadina di oltre 10 mila abitanti, anche se in base ai dati ISTAT nei prossimi decenni rischia di non andare oltre gli 8 mila di abitanti, che vive molto della memoria del suo passato, stante un presente spesso poco gratificante. Si racconta di ciò che era, più di ciò che è. Dal meeting partigiano, all'agosto ronchese, agli eventi di un certo spessore. Oggi, le iniziative principali che portano il nome di Ronchi anche oltre i confini regionali, sono  il Festival del giornalismo ed il Curling bisiac, ed a volte la Cantada di Vermegliano, tolte ovviamente quelle sportive, a partire dal Baseball, e da quelle che organizza la biblioteca cittadina, cuore vitale della cultura ronchese, per la grande attenzione che c'è per la lettura nella nostra realtà. Dove è tramontata anche una delle poche librerie indipendenti, la libreria Linea d'Ombra di Andrea, che purtroppo, il tempo, ha deciso di portarsi via verso qualche mondo ignoto. 
Immagini d'epoca ti raccontano la Ronchi di una volta. Come il Cinema Teatro Italia situato nei pressi di Villa Miniussi. Fatto fuori, oramai ridotto a rudere, nei primi anni 2000 per dare spazio ad una struttura residenziale privata. Sulla facciata dell'edificio, della foto d'epoca, si notano affisse le locandine dello spettacolo teatrale "Passa la Ruina" con Mario Bonnaro e Lidia Pini". Si era negli anni '20 circa dello scorso secolo. 
C'era poi il cinema Rio ed Excelsior, quello stagionale, solo estivo di via Roma, oltre che quello parrocchiale.  Dal tutto, al niente, e la nostalgia, canaglia, in questo caso, diventa un rifugio teatrale, necessario.
 
mb

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