Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il r...
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Il lockdown dell'Italia verso la minoranza italiana in Slovenia e Croazia
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Se c'è una cosa che è emersa con forza e in modo sconcertante, durante il famigerato lockdown, ovvero confinamento, è che la minoranza italiana in Slovenia e Croazia, per le istituzioni italiane, non sembrano contare molto. Del caso di Radio Capodistria se ne è discusso, al momento tutto è sospeso, ma è ben chiaro che dalle parti della Slovenia c'è chi sogna un ridimensionamento della radio ponte tra la minoranza italiana in Slovenia e la nazione madre quale l'Italia. Vogliono confinarla all'interno di una manciata di Comuni sloveni dove è presente la minoranza italiana. Nulla di più. Della situazione del bilinguismo se ne parla da tempo, bello e buono quello di facciata, ma concretamente la pratica dell'ostruzionismo è spesso la normalità. Scrivevo che era necessario valutare la realizzazione dell'osservatorio in Italia per monitorare e salvaguardare lo stato dei diritti della minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Una proposta simile è stata fatta in questi giorni dal deputato della Comunità nazionale italiana, Felice Žiža. L'unico che è riuscito ad incontrare, anche con estrema difficoltà, il nostro attuale ministro degli esteri quando ha incontrato il suo collega sloveno. E non è che sia riuscito poi ad ottenere molto sul fronte della riapertura dei confini. Fumo e poca carne. In Italia manca la stessa sensibilità che c'è da parte della Slovenia verso la rispettiva minoranza autoctona. C'è una sorta di lockdown verso la minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Quanto constatato con rammarico da Stefano Lusa nel suo editoriale dove evidenzia che non c'è stata la volontà di incontrare la delegazione al completo della minoranza italiana, lascia intendere il grado della sensibilità che c'è da parte di Roma. Ai minimi storici probabilmente. Forse dall'Italia dovrebbero imparare qualcosa da Lubiana sul punto. Bisogna chiedersi il perchè di questa scarsa attenzione. Poi far sentire la propria solidarietà quando il dado è tratto non serve a nulla, non servono Ponzio Pilato di turno, ma Istituzioni sensibili e attente ai diritti delle nostre minoranze. Dimenticarsi delle minoranze, significa rinnegare la nostra storia e parte della nostra identità. Non esistono italiani di seriea e serieb, ma a quanto pare per qualcuno sì.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin...
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