Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Perchè venne scelta Ronchi per la marcia su Fiume? L'infelice compromesso di Ronchi

Se c'è un qualcosa che ancora  non ha una risposta certa sulla marcia di occupazione di Fiume è il perchè venne scelta Ronchi. Diciamolo fin da subito. Non fu D'Annunzio a scegliere Ronchi, che definirà questa località come "borgo inconsapevole" e non furono neanche i granatieri di Sardegna, allontanati da Fiume dopo gli incidenti di inizio estate 1919, perchè considerati troppo irrequieti. Tanto che quando seppero che sarebbero dovuti giungere a Ronchi alcuni di loro non sapevano neanche dove fosse di preciso questa località. Se lo scopo era quello di allontanarli il più possibile da Fiume, perchè si decise di farli stazionare tra Ronchi e Monfalcone? A poche ore da Fiume? A circa solo 100 km di distanza? A Monfalcone venne collocato l'alto comando del reggimento, a Ronchi, presso il dormitorio del cotonificio di Vermegliano stazionarono dal 25 agosto 1919, il giorno in cui arrivarono, fino all'alba del 12 settembre, il resto della truppa, ovvero centinaia di soldati allontanati da Fiume. La scelta venne fatta da Roma. Da vertici militari. Dunque, dall'alto. C'è chi racconta che stante la loro animosità, visto che avevano anche giurato pubblicamente, ancor prima del giuramento del 31 agosto dei sette giurati, di voler ritornare a Fiume, visto che la destinazione iniziale doveva essere proprio la Capitale, sarebbe stato meglio evitare la loro presenza a Roma, per evitare eventuali fiammate nazionalistiche difficilmente controllabili. 
Venne presa in considerazione l'opzione di destinarli a Postumia a disposizione del generale Pennella. Ciò scatenò l'ira dei soldati. Dunque, la scelta di Ronchi e Monfalcone fu certamente logistica, ma anche una grave sottovalutazione da parte degli alti vertici militari, che pur di non scontentare i soldati allontanati dal Fiume, per cercare di controllarli, decisero di collocarli ad una distanza ritenuta di "sicurezza" e accettabile da parte degli stessi soldati. Insomma, una sorta di compromesso, il compromesso di Ronchi. Lo potremmo chiamare così.
Guardando alla scelta della data della marcia, questa non fu casuale. Quando gli ufficiali da Ronchi contattarono D'Annunzio gli fecero ben presente che il periodo in cui si doveva partire per prendere Fiume doveva essere per il 10 settembre. Ciò perchè in quei giorni  era noto che si discutevano trattati internazionali che lasciavano aperta la questione fiumana. L'11 venne scelta come data da D'Annunzio perchè lui, da scaramantico, l'associava all'11 febbraio, la data della beffa di Buccari. Ma anche questa scelta si rivelò non fortunata. Sia perchè D'Annunzio, che giunse a Ronchi intorno alle 18 dell'11 settembre, aveva probabilmente l'influenza intestinale, sia perchè a causa della febbre, oltre che del ritardo dei camion con cui andare a Fiume, da Ronchi partirà solo alle 5 di mattina del 12 settembre. 
Si concluderà quell'atto militarista in modo disastroso, soprattutto per i croati e la città di Fiume, che subiranno la dittatura dannunziana per 16 mesi, oltre che con una sessantina di morti per il "natale di sangue". 
Senza dimenticare, a proposito di beffa anche il furto che D'Annunzio subì per mano di alcuni suoi legionari, nella propria cassaforte, mentre abbandonavano Fiume. Dunque, si può concludere, sostenendo che Ronchi non venne scelta perchè qui venne arrestato Oberdan, questa costruzione poetica ed irredentistica verrà certamente effettuata da D'Annunzio per mitizzare a modo suo la marcia su Fiume. Si può invece sostenere che fu una scelta priva di ragioni ideologiche, ma avvenne unicamente per ragioni logistiche, voluta dai vertici militari da Roma, per cercare di "controllare" i soldati allontanati da Fiume, con un compromesso che si rivelerà essere fallimentare, visto come poi andarono le cose, senza dimenticare che determinante fu l'appoggio del reggente di allora di Ronchi di Monfalcone tanto che nelle ore antecedenti alla partenza per Fiume si costituì il quartier generale proprio nella sede del Municipio ronchese.
mb

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