Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

In Egitto indietro non si torna più. Il popolo vuole democrazia #SisiOut


mappa del Cairo blindata dalle milizie di Al Sisi
La chiamata c'è stata. Un Egitto blindato. Una capitale blindata con oltre 2000 arresti, intimidazioni, minacce, chiusura di stazioni metropolitane per blindare piazza Tahrir, dove ancora aleggiano i venti rivoluzionari del 2011, quelli che la dittatura teme, ma il popolo egiziano ha risposto all'appello di Mohamed Ali. Non si è raggiunto il milione, ma erano tanti, ed è stato in ogni caso un successo, visto che in Egitto chiunque osi solo criticare la dittatura o metterla in discussione viene liquidato come terrorista, come pericolo per la sicurezza nazionale. Si è rotto lo specchio della paura.


La gente comune ha trovato il coraggio di scendere in piazza. Indietro non si torna più. Il popolo vuole democrazia, libertà, si guarda al modello europeo.
Il tempo di Al Sisi è giunto al termine. E' oramai solo questione di, appunto, tempo. Ed il fatto della sua debolezza è emersa con forza in questa giornata, che segna una nuova dimensione per l'Egitto. Decine le segnalazioni, come successo durante le votazioni, ad esempio di pacchi di cibo dati in cambio di adesione politica al regime. E quando un regime deve corrompere così il popolo per portarlo dalla propria parte, alle proprie manifestazioni, significa che è alla frutta.

mb


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