C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Marcia su Fiume. Nella Wikipedia internazionale si riconosce il carattere reazionario e precursore del nazifascismo

Non è una fonte storica, ma sicuramente è una fonte letta dai più, la più importante enciclopedia libera al mondo, si dice. Con le sue problematiche, con i suoi aspetti positivi, sicuramente, ma altrettanto sicuramente da prendere con le pinze per diverse questioni. Si parla di Wikipedia, ed è interessante notare come la Wikipedia sia in francese, soprattutto in tedesco, e anche per alcuni aspetti quella inglese, evidenziano l'aspetto reazionario della marcia su Fiume. Che qualcuno tende a considerare come rivoluzionaria, che avrebbe addirittura anticipato il '68, guardando forse il dito e non la luna di quel tremendo e agghiacciante atto della storia del '900 che porrà le basi per le peggiori nefandezze del '900. Marcia che viene celebrata nella Venezia Giulia e che rischia di determinare un caso diplomatico tra Italia e Croazia senza precedenti.



Nella Wikipedia in lingua francese  si legge che  dal 1919 al 1920 , Gabriele D'Annunzio occupa la città che non faceva parte dell'Istria annessa all'Italia e crea l'effimera Reggenza italiana del Carnaro , seguita dallo Stato Libero di Fiume . La città è annessa all'Italia nel 1924 dopo la firma di un trattato con la Jugoslavia.  Si evidenzia  che la città era governata dalla Reggenza italiana del Carnaro, con una costituzione utopica da cui Mussolini riprende in seguito la nozione di" corporativismo". D'Annunzio era alla testa come Comandante, con il titolo di Vate ( magic -prophète). Ed interessante notare come nella scheda dedicata a D'Annunzio si ricorda che lo stesso dichiara guerra all'Italia, prima che la città cadesse nel dicembre 1920, dopo un bombardamento della marina italiana.

Nella Wikipedia in lingua tedesca in modo più conciso si legge: Mentre i negoziati di pace di Parigi erano ancora in corso, il 12 settembre 1919 la città fu occupata da 2.500 volontari italiani sotto l'autorità del nazionalista e scrittore italiano Gabriele D'Annunzio contro la volontà del governo italiano. D'Annunzio voleva creare lo stato di Fiume (Rijeka) come città italiana. Quando l'Italia non annette la città, proclama la Reggenza italiana sul Quarnero, atto che può essere considerato un importante precursore del sistema fascista; lui stesso ha assunto il comando della città. È stato imposto lo stato di emergenza e la messa in moto di una politica di mobilitazione di massa. Si cercò una cosiddetta italianizzazione a Fiume e dintorni, Croati e altri non italiani furono assimilati o espulsi, la gente di sinistra fu espulsa e imprigionata e la lingua croata fu bandita. Molti croati alla fine emigrarono nello stato di SHS. L'Italia ha promosso l'immigrazione di italiani in questa regione. D'Annunzio vide nel fascista italiano Mussolini,nonostante alcune differenze,l'adempimento delle sue entusiastiche idee nazionaliste e gli servì come modello. Solo i fascisti stavano dietro a D'Annunzio, il loro leader Benito Mussolini sostenne d'Annunzio nel suo piano.

Quando si parla della figura di D'Annunzio  si precisa anche che D'Annunzio anticipava elementi essenziali del fascismo: come la concentrazione  del potere su un leader, la mobilitazione di massa e molti altri elementi che in seguito riapparvero tra i fascisti italiani così come tra i nazionalsocialisti tedeschi.


Nella Wikipedia in lingua inglese se la lettura della marcia su Fiume è meno drastica rispetto a quella in lingua tedesca e francese, si riconosce il carattere delle idee nazionaliste e irredentiste del " Vate",  e su D'Annunzio si scrive che  sebbene non si sia mai dichiarato un fascista, è stato descritto come il precursore del fascismo italiano poiché le sue idee e l'estetica  influenzarono il fascismo e lo stile di Benito Mussolini . E sulla Carta di Carnaro si può leggere che questa prefigurava molto del sistema fascista che si affermerà in Italia  Interessante notare come in quella inglese si evidenzia il fatto che D'Annunzio abbia dichiarato guerra all'Italia: D'Annunzio ignorò il trattato di Rapallo e dichiarò guerra all'Italia stessa, ma alla fine cedette la città nel dicembre 1920 dopo un bombardamento da parte della marina italiana.


mb

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