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C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Ma ha ancora senso chiamarla Venezia Giulia? L'ultima sopravvissuta delle tre Venezie,andrebbe chiamata regione di Trieste

Su RadioCapodistria si parla di  Graziadio Isaia Ascoli, al quale si deve il nome Venezia Giulia, da lui proposto per indicare l'ex Litorale austriaco nel 1863. Ed in tale occasione è stato intervistato il presidente della Filologica Friulana, Federico Vicario, docente all'Università di Udine, il quale ha ricordato che Ascoli E' stato un irredentista, anche se moderato, voleva includere nel Regno d'Italia che si stava formando, territori ad Oriente, il Friuli austriaco, Trieste e l'Istria, evidenziando che la Venezia Giulia non è una regione storica, e che rispetto alla Venezia Tridentina ed Euganea è sopravvissuta solo la Venezia Giulia. Insomma, delle tre Venezie, rimane solo la Venezia Giulia.  Vennero usate queste terminologie soprattutto sotto il ventennio, la Venezia Tridentina  che includeva i territorio di Trento e Bolzano, e quella Euganea del Veneto, fino ad Udine.
Non vennero più usati come concetti e definizioni dopo la fine della seconda guerra mondiale o al massimo vennero usati fino agli '60 quando con la nascita delle regioni vennero totalmente spazzati via, salvo che per la Venezia Giulia. Nome rimasto per mantenere un legame con le terre perdute, oggi appartenenti alla Slovenia e Croazia.   

Si mette in discussione anche il concetto di Venezia Giulia come ben sottolineato da un testo che ha fatto scuola in tal senso, Venezia Giulia la regione inventata di Kappa Vu. Un grande pasticcio storico, questo termine, che ha mescolato insieme venezietà e romanità per affermare l'italianità di queste terre, come farà poi effettivamente il fascismo. Eppure, basta ricordare le battaglie storiche e violente che vi furono ad esempio su Trieste contro la Serenissima a dimostrare la poca venezietà di ciò che oggi sarebbe Venezia Giulia. Sulla Treccani  a proposito di Venezia Giulia, si legge: Nome proposto nel 1863 dal linguista goriziano G.I. Ascoli in sostituzione di ‘Litorale’ (Küstenland), usato dagli Austriaci. Dal 1920 sotto la denominazione di V. furono compresi anche territori appartenenti alla Carniola; i limiti della regione non erano del resto ben definiti: ora comprendeva anche il Friuli ora questo era considerato come appartenente al Veneto, per cui la V. corrispondeva ai territori orientali ceduti dall’Austria all’Italia in seguito alla Prima guerra mondiale, cioè le province di Gorizia, Trieste, Pola e Fiume (superficie 8893 km2 con 955.257 ab. nel 1936), zona caratterizzata dal graduale trapasso del sistema alpino in quello dinarico e dalla compenetrazione di elementi italiani e slavi. Il piccolo lembo della V. rimasto all’Italia dopo la Seconda guerra mondiale è confluito nella regione a statuto speciale Friuli-V.. 
Oggi, che senso ha ancora chiamarla Venezia Giulia? Non sarebbe più giusto chiamarla territorio o regione di Trieste? 

mb

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