Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

La Slovenia con la scusa dei migranti blinda il confine con la Croazia. Blindati, militari e filo spinato e droni



Al filo spinato made in Polonia ora si aggiungeranno altri 40 chilometri di rete questa volta made in Serbia. Come si apprende sul Piccolo, la Slovenia, blinda i suoi confini con la Croazia. Ogni scusa è buona, pare. Ci sono già 35 militari, una inezia, che comunque simbolicamente ha il suo effetto, impiegati al pattugliamento dei confini con la Croazia ed è previsto l'utilizzo anche dei blindati per controllare territori difficilmente percorribili con i mezzi ordinari, si apprende. Senza dimenticare i droni. A ciò si aggiunge il pattugliamento misto in atto con l'Italia sul confine italiano. Ricordiamo che tra Slovenia e Croazia le acque, appunto sono abbastanza agitate per la questione del golfo di Pirano. Si ha la sensazione che quella di blindare i propri confini in stile ungherese sia solo una scusante per chiudersi verso la Croazia. I Balcani stanno vivendo un periodo di transizione difficile a livello economico e sociale, c'è chi in Europa vi è entrato, come la Slovenia, chi vorrebbe entrarvi come la Croazia,quella Croazia che ancora non è nello spazio Schengen ma dovrebbe esserlo entro il 2020. E a quel punto che ne sarà del muri sloveni verso la Croazia? Visto che tanto scandalo, giustamente, hanno creato le proposte delle barriere di una trentina di km tra Italia e Slovenia, sempre con la scusante di respingere i migranti? Perchè si era tra Paesi dell'area Schengen? Migranti che come un deprimente effetto domino vengono rispediti in aree pronte ad esplodere socialmente? Dalla Bosnia in poi? Cosa che non sembra interessare ai più? Ed il bello o il brutto di tutto ciò è che sta accadendo in una condizione che è solo l'ombra della storica rotta balcanica con attraversamenti di migliaia e migliaia di persone dei confini, dove si raggiunse la cifra storica di 850 mila attraversamenti.

mb

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