Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

La regionalizzazione della scuola in FVG bluff, ciacole, o un rischio?

Da mesi si dice che il FVG sarà la prima regione ad avviare la regionalizzazione della scuola. Ad oggi, sinceramente, si parla del quasi niente. Gli accordi stipulati prevedono: 
1)finanziamenti per consentire assunzione di personale amministrativo ds (dirigente scolastico) e dsga (direttore servizi generali e amministrativi), mettendo a disposizione 800mila euro nel biennio 2019-20. 2) la Regione trasferisce, mediante la formula del distacco, proprio personale, pari a 10 unità, all'Ufficio scolastico regionale (che è in realtà un ufficio periferico del Miur) con misura immediata e urgente. 3: si prevede l'assunzione di personale Ata e insegnanti di sostegno a tempo indeterminato con un impegno di spesa della Regione pari a 1,2 milioni. 4: la Regione mette a disposizione delle istituzioni scolastiche un supporto tecnico, amministrativo e contabile attraverso il centro Informest, utilizzando risorse del Pon (programma operativo nazionale) per la cooperazione economica internazionale.
Pochino per parlarsi di regionalizzazione. C'è chi parla di rivoluzione, chi di rischio di regionalizzazione, con una sorta di libro dei sogni o di incubo, questione di punti di vista. Insomma, siamo certi che si tratta di regionalizzazione o solo di un bluff ? Di ciacole? O il rischio c'è?  Regionalizzazione dovrebbe significare un cambiamento all'assetto ordinamentale così profondo di cui ad oggi non c'è traccia in un contesto quale quello scolastico che attende un riordino normativo da decenni, e che non si ha alcuna intenzione di attuare.

mb

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