Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

La regionalizzazione della scuola in FVG bluff, ciacole, o un rischio?

Da mesi si dice che il FVG sarà la prima regione ad avviare la regionalizzazione della scuola. Ad oggi, sinceramente, si parla del quasi niente. Gli accordi stipulati prevedono: 
1)finanziamenti per consentire assunzione di personale amministrativo ds (dirigente scolastico) e dsga (direttore servizi generali e amministrativi), mettendo a disposizione 800mila euro nel biennio 2019-20. 2) la Regione trasferisce, mediante la formula del distacco, proprio personale, pari a 10 unità, all'Ufficio scolastico regionale (che è in realtà un ufficio periferico del Miur) con misura immediata e urgente. 3: si prevede l'assunzione di personale Ata e insegnanti di sostegno a tempo indeterminato con un impegno di spesa della Regione pari a 1,2 milioni. 4: la Regione mette a disposizione delle istituzioni scolastiche un supporto tecnico, amministrativo e contabile attraverso il centro Informest, utilizzando risorse del Pon (programma operativo nazionale) per la cooperazione economica internazionale.
Pochino per parlarsi di regionalizzazione. C'è chi parla di rivoluzione, chi di rischio di regionalizzazione, con una sorta di libro dei sogni o di incubo, questione di punti di vista. Insomma, siamo certi che si tratta di regionalizzazione o solo di un bluff ? Di ciacole? O il rischio c'è?  Regionalizzazione dovrebbe significare un cambiamento all'assetto ordinamentale così profondo di cui ad oggi non c'è traccia in un contesto quale quello scolastico che attende un riordino normativo da decenni, e che non si ha alcuna intenzione di attuare.

mb

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