L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

Basta con la solitudine di Saba a Trieste. E' arrivato il momento di affiancargli l'amico Giotti

Amici, intimi, Saba e Giotti. Due espressioni enormi della cultura italiana e triestina. Li dividerà la morte, che li riunirà nel girone paradossale della vita, neanche a distanza di un mese verso quell'infinità dalla quale osservano la loro amata e odiata Trieste, dall'alto, in quel lontano 1957. Saba se la riderà  mentre spia lo stalker ossessionato dalla sua pipa e bastone, magari mentre assapora uno dei risotti vegetariani preparati da Giotti. Una ricetta segreta si racconta, che probabilmente starà custodendo gelosamente anche di là.  Parliamo di quella statua, che fa parte del triangolo letterario triestino, con Svevo e Joyce, che rischia di essere mescolato con quel virus alieno alla storia culturale e letteraria di Trieste, ma legato alla città solo per la sua veste peggiore, nazionalistica e reazionaria. D'Annunzio. Eppure, la solitudine di Saba è arrivato il momento di accantonarla. Perchè sarebbe ora di porre accanto a Saba la statua del suo grande amico, Virgilio Giotti, considerato come il il maggior poeta in dialetto triestino, premiato nel 1957 dall'Accademia dei Lincei. Entrambi con la pipa, entrambi legati da una storia che è arrivato il momento di saldare e unire, come un tempo.

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