Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Dal D'Annunzio "duce" a Peppino Garibaldi pronto a marciare contro D'Annunzio, al tradimento verso la Patria


La Stampa del 1919 tratta in modo durissimo l'occupazione della città di Fiume. Ed emergono tante particolarità interessanti. 
Ad esempio si riporta un dispaccio di un'agenzia francese dove si scrive che Peppino Garibaldi era pronto a marciare contro D'Annunzio con 30 mila volontari per liberare la città.
Si racconta come in Istria si stavano preparando le truppe temendo qualche nuovo azzardo da parte di D'Annunzio per difendere Abbazia , Si racconta lo sbarco a Zara di 800 fiumani guidati da D'Annunzio.  Avvenuto il 15 novembre del 1919. Si segnala l'intervento di un gruppo di "arditi"che in casa del Vescovo impose di esporre la bandiera italiana e la stessa cosa avvenne alla società croata del Sokol.

E che dire della formula di giuramento verso D'Annunzio? Chiamato come il "Duce Divino".




Emerge con forza che quell'atto, considerato come un vero incubo per l'Italia, tanto che quando giungerà a termine si scriverà che l'incubo è finito,



si è posto  contro gli interessi della Patria. Una sorta di tradimento dal momento in cui i legionari usarono le armi contro l'esercito che rappresentava la propria patria, agiva nell'interesse dell'Italia. Con il Natale di sangue si concluderà quell'atto militarista che ha scombussolato il Paese e porterà ad imboscate fratricide. Si rimane basiti del fatto che oggi ci siano delle Istituzioni che celebrano quell'atto eversivo realizzato contro la stessa Italia, atto che la Stampa definirà come l'atroce gesta dannunziana.


mb

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