Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

Mediaset e CNN promuoveranno l'Egitto. Il programma italiano si chiamerà "libertà oltre il confine".Non è uno scherzo



Da un lato hai una famiglia che con estrema dignità e senza farsi mettere in piedi in testa da nessuno scrive una lettera aperta al Presidente e Generale egiziano, una miscela tra chiaro atto di accusa, e richiesta ad Al Sisi di mantenere la parola data, adoperarsi per la verità per Giulio. Dall'altro, hai il sistema del business che continua a fare affari con il sistema di potere egiziano. Legittimato da buona parte della politica italiana. L'Egitto ha bisogno del turismo come il pane, il 20% dell'economia egiziana passa da lì, e l'Italia ne è un partner essenziale, se non vitale. Da tempo si parla di come in Italia più o meno si sia ritornati a pubblicizzare l'Egitto, su più canali, un Paese mai dichiarato insicuro ma neanche sicuro, un Paese in continuo stato d'emergenza, e che vedrà la propria dittatura durare per altri chissà quanti anni. Un Paese che criminalizza i diritti umani, l'opposizione politica, e che ha preso in giro per tre anni l'Italia, e l'Europa per come uno suo cittadino è stato massacrato. Giulio. Negando ogni collaborazione, ogni passo verso la verità e giustizia. 
Intanto,come comunica il governo egiziano il ministro del turismo Rania Mashaat ha sottolineato che il ministero cercherà di utilizzare la tecnologia di prim'ordine per promuovere il turismo egiziano. E da qui nasce la collaborazione con la CNN e Mediaset. In Italia, l'Egitto verrà promosso dal programma Freedom Oltre Il Confine.  Che si incentrerà sull'Egitto. Andrà in onda dal 22 maggio. Ci si chiede come può un programma con questo titolo, tra le altre cose, fare delle puntate sull'Egitto, quale sarebbe questa libertà oltre il confine che esisterebbe in Egitto, visto che libertà sta all'Egitto come l'acqua sta al deserto?  Un Paese che ha confinato diritti e libertà fuori dal proprio territorio? Visto il chiaro intervento del governo egiziano su questa attività promozionale, volendo o non volendo, pubblicizzare in questo modo l'Egitto, significherà fare il gioco di chi oggi è al governo in quel Paese. Sinceramente, almeno dalla CNN, ci si aspettava un comportamento diverso.
mb

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