La Croazia e quei capricci nazionalistici fuori da ogni tempo sul bilinguismo

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  La Croazia è una nazione splendida, ricca di contraddizioni, fortemente cattolica, orgogliosa dei propri colori, della propria bandiera, che primeggia dal turismo, allo sport, pur essendo un Paese grande quanto una regione italiana, eppure, ci sono delle cose che continuano a far storcere il naso. Come il bilinguismo. Se in città come Fiume, Rijeka, che è impossibile veder chiamate Fiume con un cartello bilingue, come accade d'altronde similmente a Trieste, dove Trst, lo si può leggere solo fuori dalla città, dei tentativi azzardati  vi sono, come alcune targhe poste per ricordare i nomi storici delle vie, bisogna constatare però che è molto complicato riuscire a trovare dei cartelli, delle indicazioni, in italiano. Eppure la minoranza italiana esiste, ha delle proprie comunità, che faticano ad ottenere delle concessioni, dei diritti. Balza all'occhio ad esempio una segnalazione che giunge dalla splendida Lussino. E non è l'unico caso che accade in Croazia. Dove un cartel...

Europee 2019. Recarsi alle urne, per votare contro i nazionalismi. Istruzioni per il voto

E' importante recarsi a votare il 26 maggio per dare un primo segnale "democratico" di arresto ai nazionalismi che hanno alzato la testa in modo spaventoso in questi ultimi anni, grazie anche allo scivolo degli errori politici commessi in questi anni da sinistra a destra a livello governativo. Importante votare, votare contro i nazionalismi, e per l'Europa. Siamo tutti consapevoli che questa Europa così non va. Va riformata, va ribaltata, va capovolta, va tutto, ma va salvata l'idea di Europa Unita. Il problema è ovviamente il contenuto oltre che il contenitore. Ed il capitalismo, che accomuna nazionalismi ed europeismi in genere, è il problema dei problemi. Che perdura da secoli.
Si vota per il rinnovo del Parlamento europeo, l'unica assemblea transnazionale al mondo a elezione diretta, che in teoria dovrebbe rappresentare gli interessi dei cittadini dell'UE a livello europeo. Elegge il Presidente della Commissione europea, nomina i suoi commissari (come collegio) e li chiama a rispondere del loro operato. Adotta norme per la nostra protezione e approva bilanci a nostro nome. Ci rappresenta all'esterno dell'UE e risponde alle nostre petizioni. 
Le elezioni europee si terranno in Italia il 26 maggio 2019. Chiunque abbia compiuto 18 anni potrà votare. Si vota domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7:00 alle 23:00.Si andrà alle urne nel 2019 per eleggere 73 + 3 Membri del Parlamento europeo. I tre deputati in più saranno assegnati all’Italia quando il Regno Unito uscirà dall’Unione europea. La soglia di sbarramento per l'elezione dei membri italiani al Parlamento europeo è fissata a quota 4%. Ogni circoscrizione elegge un numero prestabilito di europarlamentari rispettando i criteri proporzionali. Il voto si esprime tracciando una X su un unico simbolo di partito o di coalizione. Accanto a ogni simbolo ci sono anche tre spazi bianchi, su cui si possono scrivere fino a tre cognomi di candidati di quella lista. L’indicazione delle preferenze non è obbligatoria. Il voto verrà considerato valido se ci sarà anche solo una X. Il voto disgiunto, cioè votare un partito e contemporaneamente scrivere il cognome di un candidato in un altro partito, annulla il voto.  Da ricordare che nel caso di due o tre preferenze, devono riguardare candidati di genere diverso. Non si possono votare soltanto uomini, né soltanto donne.
Buon voto a tutte e tutti.
mb

Il blog sostiene per queste elezioni La Sinistra

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