Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Vent'anni di sistema INVALSI, milionate di euro, per cosa?



Mediamente il costo della macchina INVALSI  è sui 20 milioni di euro l'anno.  L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto come si legge sul loro sito, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.
Le prime prove risalgono niente meno che all'anno scolastico  2001-02 Prove INVALSI campionarie in matematica in V primaria e III secondaria di I grado. 
Ma sarà solo dopo qualche anno che inizieranno a strutturarsi in modo più capillare e diffuso. Una carrozza che nel corso del tempo è costata allo Stato milionate di euro, a cui si aggiungono le varie ricerche, i vari progetti, tutto l'indotto che vi è ovviamente connesso. Ma tutto ciò a cosa è servito? E' stato il sistema più contestato probabilmente nella storia dell'Istruzione italiano di questo ultimo decennio, per anni contrastato da scioperi, certo, non avevano percentuali epocali, ma il dibattito che ne derivava era significativo. Dalla questione dell'anonimato, allo stress a cui sono sottoposti gli studenti, all'utilizzo della manodopera del personale scolastico per svolgere attività per una realtà terza, al rischio dell'ingerenza nella libertà d'insegnamento. Per non parlare dello stato di conflittualità all'interno della scuola. Prove censuarie, sostenute da tutti gli studenti delle classi oggetto di rilevazione, ma come è noto sul totale delle scuole e delle classi partecipanti viene estratto un campione con metodo a due stadi: nel primo stadio sono campionate le scuole e nel secondo, di norma, due classi intere per ogni scuola selezionata allo stadio precedente. I risultati delle analisi statistiche alle quali i dati delle prove sono stati sottoposti sono riportati nel rapporto per l’Italia nel suo insieme, per ciascuna delle regioni e per ognuna delle cinque macro-aree in cui il territorio italiano è suddiviso: Nord Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria), Nord Est (Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), Sud e Isole (Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). Le materie oggetto di prova sono una prova di Italiano e una di Matematica. Gli studenti del grado 5 e del grado 8, per la prima volta nel 2018, hanno sostenuto, in aggiunta alle prove di Italiano e di Matematica, anche una prova di Inglese, articolata in due parti: una di comprensione dell’ascolto (listening) e una di comprensione della lettura.
Una delle forze attualmente al governo aveva nel proprio programma la revisione del sistema INVALSI, il M5S, visto che è stato votato in gran parte dal mondo della scuola. Ma di ciò se ne è persa traccia nel contratto di governo. E' vero che l'INVALSI non fa parte ora dell'esame di Stato, ma è sempre funzionale all'ammissione dello stesso  e certifica le competenze in sostanza ed il problema di fondo si pone soprattutto alla scuola elementare, o meglio scuola primaria, dove non si capisce proprio il senso di queste prove, che hanno un costo. 
A cosa è servito l'INVALSI in questi vent'anni? Quali risultati ha prodotto nella scuola? Quale miglioramento è stato ottenuto nelle scuole italiane? Nella didattica? Quale il bilancio? Qualcuno dovrà pur farsela qualche domanda, oppure si deve continuare a investire milionate di euro in un sistema di cui sinceramente non se ne comprende più la ragione di esistere?

mb

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