La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Un mondo allo sfascio




Notre Dame brucia. Il mondo piange, si è letto, si è scritto, si è detto. Una corsa di miliardari per raccogliere milioni e milioni di euro per tirarla su a nuovo, in cinque anni dice Macron. Hanno raccolto tanti di quei soldi in poche ore che forse di Notre Dame ne potrebbero costruire a doppioni. La Fenice di Venezia è risorta dalla sue ceneri, Londra, si è ripresa alla grande dal devastante incendio del 1666, come Roma e come tante altre località e luoghi che nel corso della storia hanno preso fuoco. Notre Dame brucia in un mondo alla sfascio. A scuola ci sono bambini che dicono che quando saranno grandi riapriranno Auschwitz, i forni. Nelle scuole, in qualsiasi grado, i sentimenti di odio e razzismo, inconsapevole o meno, esistono. Una società sempre più violenta, cinica, senza punti di riferimento, senza valori. Un mondo dove milioni e milioni sono le persone che continuano a crepare di fame, o per mancanza di cure, ma qui non si registrano corse di miliardari per frantumare le diseguaglianze, perchè i miliardari hanno bisogno delle diseguaglianze per esercitare le loro ricchezze. Per navigare nell'oro.
Un mondo che per la prima volta vede i buchi neri, ma calpesta la povertà, con la cecità dell'indifferenza.Un mondo che si prepara ad andare su Marte ma chiude i porti per i migranti che fuggono da terre depredate dall'Occidente. E si chiude ancora in stupidi confini e vigliacchi muri. Un mondo che è sul punto di non ritorno per le devastazioni ambientali,che rischia l'estinzione,ma pare essere più interessato dell'estinzione dei dinosauri.Un mondo dove razzismi, fascismi e nazismi, sono sempre dietro l'angolo pronti all'agguato, dove i diritti umani sono calpestati con brutalità, e dove la speranza di ribaltare tutto,c'è, è viva.
Ma al momento non riesce ad uscire dal tunnel nel quale siamo entrati. Un mondo che vuole nuovi eroi, ma le nuove generazioni, quelle libere e consapevoli, gli eroi non li vogliono, li respingono, appartengono ad un secolo disconosciuto, un mondo dove si discute ancora come se si fosse ai tempi di Adamo ed Eva, non capendo che le nuove generazioni di Adamo ed Eva non sanno neanche chi fossero e se ne infischiano, nel bene e nel male.Notre dame brucia. Monumento laico e religioso che necessitava di cure, i soldi non si trovavano, si è faticato a reperire le risorse necessarie. Si parlava di lavori quasi decennali per rimetterla a nuovo, prima del grande incendio. E come sempre, si comprende l'importanza della bellezza e del tesoro a portata di mano solo quando rischia questo di diventare cenere. E non sempre dalle ceneri si risorge.

mb

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