L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Nell'Egitto dove i turisti rimangono scioccati per le violenze strazianti sui cavalli, cammelli e muli


 

Il NYTimes,non un giornale qualunque, riporta una denuncia importante, in quell'Egitto che vede circa il 20% della propria economia essere fondata sul turismo. Una denuncia che evidenzia un maltrattamento diffuso nei confronti dei cavalli.  Si legge: "Per anni, il senso di meraviglia vissuto dai visitatori dei grandi siti egiziani, come le piramidi di Giza o la Valle dei Re a Luxor, è stato rovinato da scene di crudeltà strazianti verso gli animali che vi lavorano .In messaggi indignati su Facebook o in e-mail ai gruppi per i diritti degli animali egiziani, hanno descritto cavalli collassanti, cammelli malaticci e muli emaciati. Un vivace mercato di cammelli al di fuori del Cairo, dove i turisti pagano una tariffa per scattare foto, con percosse di cammelli e animali con facce insanguinate."
E parte l'invito al  boicottaggio. Come sollevato dal gruppo People for the Ethical Treatment of Animals, o PETA, che invita i turisti a boicottare l'utilizzo degli  animali da lavoro nei principali siti turistici egiziani. 
 
L'Egitto è un Paese dove i diritti non sono di casa, diritti umani, diritti verso gli animali, un Paese retto da un sistema governativo dittatoriale legittimato dalle più importanti democrazie occidentali, e che andrebbe boicottato, almeno fino a quando le cose non prenderanno una piega diversa, che potrà realizzarsi solo attraverso una rivoluzione, un ribaltamento dello stato delle cose. Un Paese dove è stato massacrato un ricercatore, come Giulio Regeni, e che da tre anni a questa parte mente in modo spudorato, compromettendo la via della verità e giustizia, perchè altrimenti dovrebbe condannare quel sistema criminale che lo ha ucciso se stesso, un paese dove si sparisce come si spariva in Argentina, dove i giovani egiziani uccisi come Giulio sono tanti, troppi, senza giustizia e verità, dove esiste la pena di morte, dove chi si oppone alla dittatura viene considerato terrorista, bannato dalla rete, bandito dalla vita sociale e rientra nella lista nera egiziana, sempre più lunga da avvocati, ad attivisti, da giornalisti a blogger, a chiunque si attivi per cercare di battersi per la conquista di quel minimo grado di dignità umana che il popolo egiziano si merita. Perchè l'Egitto è un Paese meraviglioso, con delle bellezze pazzesche, uniche nel mondo, ma offuscate in modo clamoroso, dalle barbarie che si consumano verso i diritti umani che a quanto pare travolgono anche i diritti degli animali.
mb

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