Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Se l'attentato razzista in Germania non fa notizia, ma se fosse stato dell'ISIS?




Si stava per concludere con una strage il 2018 in Germania e stava per iniziare il 2019 sotto il segno di quell'orrore che ha accompagnato il mondo in questi anni. Terrorismo. L'attentato c'è stato. E' fallito. La modalità sempre la stessa. Una macchina che si scaglia contro i passanti. Il soggetto in questione, ovviamente instabile. Ma, ecco il ma. Questa volta non si è trattato del solito islamista, lupo solitario di quell'ISIS che a Strasburgo avrebbe colpito, dopo un anno di silenzio, dopo la strage del 17 agosto di Barcellona. No. E' stato un cittadino tedesco. Ed ha operato per motivi nazifascisti, razzisti. Le autorità lo hanno fatto ben presente. C'era la chiara intenzione di uccidere gli stranieri da parte di quell'uomo che nel centro di Bottrop in Renania Settentrionale-Vestfalia si è scagliato contro cittadini stranieri, siriani e afghani. Diversi i feriti. 
Se fosse stato un gesto riconducibile all'ISIS, sicuramente ci sarebbero state dirette, prime pagine di giornali dedicate a questa storia nefasta. Invece, fatto di ordinaria cronaca, il minimo essenziale. Niente di più. Anche questo è terrorismo ed è quello con cui l'Europa in questi anni rischia di scontrarsi duramente visto il clima nocivo che si respira.
Marco Barone 

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