Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

Immagine
  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Quella nostalgia per un mondo in bianco e nero che non tornerà più

Ultimamente vi è una moda in alcune località. Collocare delle foto in bianco e nero, che raccontano i luoghi di una volta, la società passata. Come a Grado, come prossimamente a Monfalcone e chissà ancora altrove. Foto piccole o grandi che vorrebbero fermare il tempo e raccontare ciò che è stato. Un salto nel passato, nostalgico, che non tornerà più. Foto che hanno un loro fascino, una loro storia, una loro bellezza, un loro senso e anche scopo. Che può essere turistico e anche politico. Il mondo di oggi è diverso, un mondo che corre verso i 10 miliardi di esseri umani, plurale, multietnico, che trasformerà i luoghi, le culture, le tradizioni, i contenitori cambieranno insieme ai contenuti.
Ed allora  per alcuni forse  sarà anche meglio trovar riparo in qualche foto, in quel tipico e fumoso era una volta, c'era una volta.
Già, c'era una volta, come iniziavano le favolette per bambini, che grazie al cielo non tornerà più. Così mentre percorrerai una strada che oggi fatichi a digerire per ciò che è diventata a livello sociale, meglio far scorrere lo sguardo su ciò che è stata quella strada, piazza o via nei tempi in cui si camminava ancora con le carrozze. Un mondo primitivo, di cui noi siamo certamente figli ma che abbiamo superato, nonostante qualcuno cerchi, andando contro il tempo e la storia, di tirare il freno a mano, consumando inutilmente freni e gomme, perchè il mondo avanza e indietro non si torna.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?