L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Per ritrovare le radici del FVG devi salire a 1800 metri di altezza sulle Alpi Giulie


Nessuna scalata epocale, ma basta pagare il biglietto della funicolare che da Tarvisio ti conduce al santuario di Monte santo di Lussari. Oppure, se hai più pazienza, tempo ed il fisico regge, puoi percorrere a piedi il tratto che ti condurrà in cima. Tra croci e pellegrinaggi che ebbero luogo fin da 16° secolo, con una piccolo presepe a dimensione turistica mentre smarrisci il tuo sguardo oltre i 2000 metri della cima cacciatori


la regina del piccolo borgo è  una chiesa che ha conosciuto mille peripezie, dai divieti di celebrazione alla distruzione a causa delle guerre che hanno martoriato questa fetta di terra anche in alta montagna. E lì leggi una targa che ricorda le origini di questa terra. Radici latine, slave e germaniche. Tra sentimenti religiosi, laici, e tradizioni popolari.
Che sono quelle che porteranno alla specialità statuaria del FVG, con il suo plurilinguismo che qualche giapponese nella giungla nazionalista e italianissimo vorrebbe ancora oggi mettere in discussione. 
Qui si incontravano i latini, germanici e gli slavi. E si incontrano ancora oggi. E domani chissà.

Marco Barone

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