Siamo vicini ai 50 anni dal quel fatto che ha segnato la storia della Repubblica italiana in modo indelebile, parliamo del caso Moro, ed ancora oggi, la verità piena, non c'è,perchè le ombre sono tante ed il rischio che continueranno ad essere predominanti è alto dal momento che diversi protagonisti si porteranno con sè la propria verità nella tomba. Il tempo trascorre imperterrito e la storia si adagia. Un caso su cui però la verità è necessaria averla, perchè è l'emblema di come si possa manipolare la storia, di come interessi plurimi concomitanti possano aver creato il caso perfetto per occultare, manipolare, celare, calunniare la verità storica, oltre che quella delle medesime vittime,per la difesa del potere, sia questo espressione famigliare, sia questo espressione di lobby. Di esempi su questioni controversie ve ne sono pur troppe ed alcune forse anche sfiorano i limiti dell'intelligenza umana per le prese in giro conclamate spacciate come verità storiche che hanno c...
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Il progetto della candidatura al premio Nobel per la Pace alle realtà che sostengono l'operato di Franco Basaglia
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Il Nobel per la Pace è un premio importante, simbolicamente rilevante e nasce con lo scopo di tutelare gli ideali "nella difesa delle relazioni amichevoli tra i popoli". Un premio che nel corso degli anni non è andato solo a persone fisiche ma anche a realtà associative come Medici senza Frontiere, Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, la Croce Rossa, Amnesty International ed altre ancora. Franco Basaglia era veneto di nascita, si formerà a Padova, dove conoscerà anche la detenzione a causa della guerra, per giungere poi in Friuli Venezia Giulia e sarà tra Gorizia e Trieste che porrà le basi per quella che è stata effettivamente una vera e propria rivoluzione culturale, sociale di portata epocale enorme ed ancora oggi non pienamente colta se non sconosciuta ai più. In una società dove si tende a dare tutto per scontato. L'umanizzazione dei pazienti afflitti da problemi mentali, il dare dignità umana a persone trattate fino a quel momento come bestie, se non peggio, per arrivare alla storica legge 180 del 13 maggio 1978 che sancirà la chiusura dei manicomi ed una diversa regolamentazione dell'ancora dibattuto trattamento sanitario obbligatorio.
Cosa c'entra il premio Nobel per la Pace con lo spirito e la rivoluzione di Franco Basaglia?
Una intuizione importante del Presidente del comitato permanente Ondina Peteani, Gianni Peteani, ha colto bene quella via di mezzo che ha legato effettivamente due processi che hanno caratterizzato in modo nefasto la storia dell'umanità. I manicomi alla fine dei conti altro non erano che dei veri e propri centri di detenzione, dei lager, dei centri di tortura e come grazie soprattutto all'operato della guerra di liberazione si arriverà alla liberazione dei campi di concentramento e di sterminio. Lo stesso accadrà in quella che è stata una vera e propria lotta di liberazione di Basaglia che si ultimerà con la legge 180.
Lo scopo di questo progetto avrebbe quello di sostenere "la
candidatura della Conferenza Permanente Franco Basaglia, Fondazione
Basaglia e sigle correlate al Premio Nobel per la Pace". Peteani sottolinea che nel 1977 " il Nobel per la Pace è stato assegnato ad Amnesty International (UK) per la Campagna contro la tortura, l’Organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani e il cui scopo è quello di promuovere, in maniera indipendente e imparziali il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani e quello di prevenirne specifiche violazioni. Profilo tangente ai dettami della 180. Il Nobel Prize consiste nel lascito testamentario di
Alfred Bernhard Nobel istituente Premi annuali a scienziati distintisi
in cinque discipline scientifiche: Fisica, Chimica, Medicina,
Letteratura, Economia e uno per la Pace. Nobel, inventore della
Dinamite scelse questo palliativo assolutorio come parziale risarcimento
morale all’incommensurabile devastazione moltiplicatasi nei conflitti
bellici che hanno flagellato l’Umanità e continuano a proliferare
all’insegna della sua propria invenzione. A noi il compito di
contribuire nel nome di un fantastico Uomo di Pace, Franco Basaglia e
del suo storico gruppo di collaboratori e assistenti, alla consacrazione
del primato della Libertà tramite la candidatura di Nobel Prize per
Pace, per un futuro migliore a ogni latitudine, vicino e lontano da
questo posto che primo vide abbattere cancelli, reti e barriere, come il
27 gennaio 1945 avvenne ad Auschwitz."
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin...
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