Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

"Quella volta era iniziato tutto così" disse una signora di Monfalcone

Un pomeriggio per Monfalcone, dove hai finalmente scoperto, dopo anni di dubbi e dilemmi amletici cosa significa essere monfalconese doc.  Come un vino da vendere in qualche fiera, come un prosciutto da servire in qualche ristorante, come un dolce da assaggiare alla fine del pasto nel migliore dei ristoranti.
Avere la cittadinanza italiana ed essere residente in città da almeno dieci anni. Che poi tutto ciò sia o non sia costituzionale cosa vuoi che significhi? Bazzecole da bar giocando a carte costituzionali. Nuovo passatempo. Pensieri, mentre la ciminiera bicolore cerca di confondersi con quel cielo avvolto da nuvole e pennellate di blu ma non "sempre più blu" come avrebbe cantato il Rino calabrese.  E poi una signora. Che ha vissuto il periodo peggiore del '900, quello che solo ora si riesce a vedere con qualche immagine a colore, ma profondamente in bianco e nero seppur privo di alcuna poeticità. "Quella volta era iniziato tutto così". Ti dirà questa signora di 90 anni ma più lucida di mille ventenni messi insieme con i loro smartphone 3.0 . I suoi occhi lucidi, ma non piange, non ne ha la forza e forse neanche più voglia.
Tutto qui. Non è una questione banale del prima gli, di nazionalismo contro europeismo, ma del sentimento che anima il corpo degli italiani.

Marco Barone

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