L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Ma come è giusto chiamare le città dei vari Paesi? Nella loro lingua o nella propria lingua?


Roma deve essere Roma oppure può essere anche Rome? Oppure  Rom ?
Berlin è giusto chiamarla Berlino? E Paris è giusto chiamarla Parigi? Marseille, Marsiglia? E Napoli perchè deve diventare Naples? E Venezia diventa Venice o Venise o Venedig ?  
Anche perchè tale questione riguarda poi i nomi delle città più importanti. Perchè difficilmente città minori saranno caratterizzate da questi processi di adattamento linguistico. Il punto è, per rispetto della storia e delle identità dei luoghi,  se questi luoghi vanno chiamati nella loro lingua "madre", facendo salve le identità delle varie minoranze linguistiche tutelate dalla legge, oppure è giusto l'uso e costume di quella globalizzazione che ne storpia il nome per ragioni di convenienza e praticità e per marchiare con la propria lingua la lingua altrui? 

Marco Barone

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