La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

In fuga dall'Italia oltre 5 milioni di persone e la popolazione diminuisce mese dopo mese

Ad agosto 2017, ultimi dati disponibili, gli abitanti in Italia sono 60.501.718 abitanti, a gennaio 2016 si era a 60.554.374 abitanti. Un calo sistematico che avviene ovunque in tutte le regioni d'Italia.  Impressionano i dati che sono stati resi noti da Migrantes, praticamente dal 2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1%, con un balzo da 3 milioni a 5 milioni di iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero. Al 1 gennaio 2017 registrati all'Aire erano 4.973.942, poco più dell'8% della popolazione residente. Ma se si tiene conto che all'AIRE avrebbero l'obbligo di iscriversi una casistica ben limitata (- se si è cittadini italiani e si intende spostare la propria residenza all'estero per un periodo superiore ai dodici mesi. Ai sensi dell’art 43 del Codice Civile, la residenza è il luogo di abituale dimora, cioè il luogo dove solitamente si svolge la vita familiare, lavorativa e sociale; - se si è cittadini italiani nati all’estero e da sempre residenti al di fuori del territorio italiano; - se si acquisisce la cittadinanza italiana all’estero) è facile intuire che il numero degli italiani all'estero è di gran lunga superiore e probabilmente si va ben oltre i 5 milioni di italiani all'estero.  In questo difficile momento storico ci raccontiamo tante storie, ci raccontiamo quanto siamo belli, quanto sono cattivi gli altri, andiamo alla riscoperta dell'orgoglio di essere italiani, emerge l'italianità. Effetto morfina, effetto doping, dovuto ad una propaganda che ha lo scopo di non far scoprire agli italiani la dura realtà. Ma gli italiani non son mica stupidi. Altro che orgoglio o scemate del genere. Chi ne ha la possibilità se ne va, fa le valigie e fugge da un Paese corrotto, mafioso e disonesto come il nostro, chi non ha la possibilità cerca di sopravvivere nella giungla dell'Italietta del si salvi chi può. Non si è arrivati a questo momento drammatico dal nulla. Potete onorare tutte le bandiere che volete, fare tricolori di oltre mille km, perdervi nella bellezza di qualche monumento assediato dall'abusivismo che non può essere mostrato, che sparisce con un tocco di lifting televisivo, potete raccontare l'Italia che non c'è ed esiste solo nella vostra mente che mente, ma la realtà non può sfuggire e non sfugge a nessuno. L'unico dubbio che si ha è di capire se l'Italia è un Paese effettivamente fallito oppure sull'orlo del fallimento, tutto qui. Chi ha distrutto l'Italia, costretto i "nostri" ragazzi, le "nostre" ragazze ad andare via, e sono tanti, sia destri che sinistri o senza alcun colore, farebbero solo del bene a stare zitti, a non aprire la bocca. Ma avranno questa decenza? Visto il quadro che si sta prospettando alla luce delle elezioni politiche di marzo 2018, direi proprio di no.

Marco Barone


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