Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il r...
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Quel gol, benedetto o maledetto, nella zona Cesarini che cambia il volto alla partita
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"Quando dai il tuo nome a un pezzetto di Tempo - il quale è solo di dio, dice la Bibbia - qualcosa nella vita lo hai fatto". Così Baricco sulla nota, a volte anche stonata, questione di punti di vista, zona Cesarini. Segnare non solo alla fine dei minuti regolamentari ma soprattutto nel recupero. Quel recupero che oggi giorno si allunga sempre di più. Al quinto minuto il Benevento farà la storia, la sua storia. Il primo punto in Serie A. Ci son volute ben 15 giornate. E segnerà con un gol di testa con il suo portiere contro una formazione dal valore di centinaia di milioni di euro, impaurita anche del proprio respiro. Il diavolo made in Cina è riuscito proprio male. Un gol che regalerà lacrime, gioia, un gol che spazzerà via un campionato del Benevento fallimentare come mai era successo nella storia della Serie A. Un gol nell'oltre della zona Cesarini che ha gelato il diavolo rossonero.
Non è la prima e non sarà l'ultima volta che in una partita di calcio si segnerà in questi minuti. Minuti aggiuntivi, che sembrano non finire mai. Se eternità esiste nel calcio, questa è quando si entra nel lungo tunnel del minutaggio di recupero, dove tutto può succedere. In qualsiasi livello di campionato. Come accaduto al povero Ronchi, a cui qualcuno dovrà regalare un bel corno gigante contro quella sfiga figlia di una maledizione che qualche sprovveduto ha scagliato per qualche diamine di motivo ad oggi incompreso. Oltre il 90° subisce i due gol vittoria contro la forte formazione del Lumignacco. Oramai le partite durano più di 90 minuti. Il 90° minuto non rappresenta più niente, è andato, andato in un tempo che non ritornerà più. E saranno sempre di più i gol che verranno raccontati oltre il minuto della paura, 90. Il gol nel calcio è la cosa più bella che esiste, ti ricorda quanto sei bambino, quel bambino che è in te che non è mai fuggito vien fuori proprio in quel momento. Ma nel gol nella zona Cesarini che si vive qualcosa di potente, di unico, indefinibile. Dove l'emozione è indomabile, dove l'unica cosa che conta è festeggiare oppure dannarsi.
Si entrerà nell'oltre che cambierà il volto alla partita, oltre che verrà benedetto da tanti, maledetto da molti, oltre, lì ove si gioca la battaglia finale tra istinto e razionalità, tra cuore ed anima, in quel calcio che continua ad emozionare, nonostante un tutto sempre più desolante.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin...
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