Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

L'alba del tramonto in Bisiacaria


L'alba ed il tramonto sono due opposti, che si corteggiano o si respingono, ma che hanno in comune la bellezza straordinaria della luce, un variabile tra rosso, arancio, giallo, difficile da descrivere, si banalizza con la scrittura, non riesce a rendere con la foto e neanche con la pittura.  Non puoi fare altro che rimanere fermo ed osservare. Osservare quella luce scivolare via lontano verso l'alba o verso il tramonto.
L'alba del tramonto in Bisiacaria altro non è che l'inizio della fine di una giornata qualunque d'inverno, camminando per le vie secondarie di un piccolo paese di provincia, Ronchi, facendo quello che ora non si fa più, perchè distratti od attratti ogni attimo del nostro vivere dalla luce artificiale del telefonino e sue varianti. Ma basta un secondo per alzare la testa, e sollevare quell'emozione che ti rende ancora umano verso l'infinito ed oltre ogni orizzonte, dove ti alieni, dove non sei più nessuno, dove sei un niente, un puntino invisibile assorbito da quella densità di colori che sembra essere propria di un quadro. Sei dentro un quadro, niente di nuovo. Cose già dette e scritte. Ma è così. Un così che condividi con chi ti è accanto o con quelle persone che fermano la loro ordinarietà, scendendo dalla macchina, uscendo dal negozio, interrompendo la telefonata, semplicemente per perdersi nel cielo sempre più rosso, più blu, più arancio, più giallo, più tutto.

Marco Barone

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