Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

Una schifezza di proposta: Se l'alternanza scuola lavoro diventa condizione per essere ammessi agli esami

Era il 2002 quando il Ministro Moratti dichiarava: di fare della formazione professionale un'alternativa valida al canale scolastico: "I saperi di base previsti nel percorso dell'obbligo scolastico saranno rafforzati nell'istruzione e formazione professionale. I percorsi di eccellenza nell'istruzione professionale e tecnica confluiranno nei licei tecnologici ed economici, così da consentire l'accesso all'università. L'istruzione professionale di competenza regionale riguarderà tutti quei profili che saranno concordati con le Regioni e che dovranno mantenere gli attuali livelli culturali e professionali". Poi, come sappiamo, è arrivata la scellerata Legge 107 del 2015, una delle riforme più contrastate e contestate nella storia della Repubblica italiana in materia d'istruzione, arriva l'alternanza scuola lavoro come obbligatoria con un monte orario ben specifico anche nei sistemi liceali. E la proposta ultima è quella di renderla come condizione perchè si possa essere ammessi agli esami. La chiamano scuola delle competenze. Scuola del saper fare. Certo, come no. Saper pensare, ragionare, criticare, dire no, non è possibile. Devi non solo saper fare, come ti dicono di fare, ma saper eseguire. Ora, vi è sempre il tempo per imparare un lavoro, e soprattutto conoscere i tuoi diritti, cosa che a scuola e con questa scuola non accade e non accadrà. Il sistema dell'alternanza lavoro come pensato nella Legge 107 non può essere diviso dal contesto sociale, economico, nel quale ci troviamo. E' pericoloso. 
Esistono ordini di scuola precisi, che hanno segnato in positivo l'Italia, in tema di formazione professionale. Ma pretendere di estendere ovunque il sistema dell'alternanza scuola lavoro, in questo sistema sociale pessimo, è una bestemmia che lede il principio della scuola pubblica come luogo generale d'istruzione. 
La scuola non è una fabbrica.

Marco Barone

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