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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Due proposte di legge per l’italianità di Bolzano e Trentino che si devono riconoscere “nelle radici giudaico-cristiane”

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I deputati BIANCOFIORE, CARFAGNA, CRIMI, GARNERO SANTANCHÈ, GIAMMANCO, ALBERTO GIORGETTI, LAFFRANCO, MILANATO, OCCHIUTO, PALMIZIO, POLIDORI, RAMPELLI, SANDRA SAVINO, hanno presentato due proposte di legge, che vogliono modificare in modo profondo la situazione, che a detta loro, soprattutto a Bolzano, penalizzerebbe in modo pesante la comunità italiana a favore di quella tedesca. Si legge nel testo che   Paradossalmente la comunità italiana della provincia autonoma di Bolzano si trova in una condizione di declino demografico per penalizzazioni di varia natura.Tutto nasce da un’interpretazione errata dello statuto d’autonomia e della gestione della provincia autonoma di Bolzano (che è stata lasciata nelle mani dei partiti di lingua tedesca ininterrottamente per più di mezzo secolo) che è diventata sempre più estensiva e pervasiva fino al punto di comportare una cristallizzazione della posizione dominante della comunità tedesca e una lenta e indiretta marginalizzazione d...

Un calcolo matematico per prevedere i reati e disordini, a Trento è realtà

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Verrebbe da dire, roba da matrix, eppure il passo dalla fantascienza alla realtà è breve. Il progetto eSecurity - ICT for knowledge-based and predictive urban security realizzato con l'Università di Trento la Fondazione Bruno Kessler, la Polizia di Stato e la collaborazione del Comune di Trento e finanziato dall'UE, ha lo scopo di prevedere i reati, gestire il disordine e l' insicurezza in città. Sul sito della Polizia di Stato si legge che “Partendo dall'assunto che i reati tendono a concentrarsi in luoghi specifici e in particolari archi temporali, il progetto intende utilizzare i dati sui reati forniti dalle forze dell'ordine per costruire un modello matematico. Da qui la possibilità di prevenire i fenomeni criminali basandosi su calcoli probabilistici: in questo modo sarà possibile razionalizzare le risorse a disposizione delle forze dell'ordine con interventi più mirati.” Si utilizzeranno diverse variabili ambientali come il livello dell’...