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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Se la condanna di Karadžić è arrivata il 24 marzo con Belgrado sempre più vicina a Mosca

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Non è un caso che la condanna di Karadžić  sia arrivata il 24 marzo. Anniversario dell'attacco della NATO alla Serbia ed a Belgrado . Per le vie di Belgrado i segni delle bombe umanitarie dell'Occidente sono, volutamente e giustamente, ancora visibili. Il mostro lo si deve fare vedere. E lo si vede, in pieno centro, a Belgrado. Non è qui in discussione o meno la colpevolezza di Karadžić, con una sentenza di condanna che ha, a dire il vero, scontentato tutti, per il ritardo, per il mancato ergastolo, per la parzialità ecc. E' una condanna politica che arriva nel giorno dell'anniversario dei bombardamenti NATO in una Belgrado sempre più vicina a Mosca. Non è difficile vedere accanto alle tazze di Tito, ed oramai solo questo, a parte il museo del 25 maggio, è rimasto a Belgrado di Tito, quelle di Putin. Innanzi al Parlamento di Belgrado dal 24 marzo sono stati collocati striscioni, foto, contro la NATO e l'UCK. E volantini a sostegno di Putin. Nella sera...

Dopo aver cantato l'inno alla vendetta francese, in Europa si canterà quello russo?

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I colori della francia, che poi sono i colori che accomunano tante bandiere, hanno, in segno di lutto e rispetto e condivisione del dolore, trovato spazio in diverse città del nostro Occidente. E si è cantato l'inno francese. Forse neanche senza conoscere il testo, il senso di quelle parole. Inno che invita i cittadini a prendere le armi, a formare i battaglioni, a marciare, a sostenere le braccia vendicatrici , la vendetta nel sublime orgoglio. Questo si è cantato. Spirito di vendetta comprensibile, umanamente comprensibile. Qualsiasi padre di famiglia reagirebbe nello stesso modo. A rischio di sacrificare altre vite, le libertà che la Francia dice di voler rivendicare. La vendetta sarà vendetta, all'interno della guerra. Una guerra dichiarata, non si capisce da chi per primo, senza carta e bolli. Ma non è più il tempo della formalità o della galanteria guerrafondaia questa. E' già successo altre volte. Il 6 aprile del 1941, senza dichiarazione di guerra alcuna, inizie...

L'invalsi critica Mosca... e sostiene il capitalismo americano.

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Il giorno 20 giugno 2011 si è svolta la prova scritta a carattere nazionale introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n. 176.  L' obiettivo principale della prova predisposta dall'INVALSI sarebbe l'accertamento dei livelli generali e specifici di apprendimento in italiano e in matematica degli studenti italiani a conclusione del primo ciclo di istruzione. Ora voglio sottoporre alla vostra attenzione questo estratto, estrapolato dal test di italiano per la scuola secondaria di I grado. La pubblicità mi piace, ma non se è obbligatoria Sono sempre stato un sostenitore della pubblicità, e non solo per il beneficio che ne traggono i gruppi editoriali, compreso quello al quale appartengo. La pubblicità è elemento essenziale della società moderna, è l’ossigeno del capitalismo. E contribuisce a ravvivare le nostre città, la nostra esistenza. Pensate alla differenza che c’era fino all’altro ieri fra Times Square, il cuore di New York, scintillante di luci, vivace, fantas...