La più grande opera di revisionismo storico è alle porte con l'arrivo di Grokipedia
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Il mondo sta cambiando ed in fretta. Intelligenza artificiale presentata come un supporto all'umanità, in realtà è talmente ricca di contraddizioni ed aspetti pericolosi, rischia di soppiantarne il ragionamento critico, con l'I.A destinata a diventare il nuovo oracolo di Delfi o la nuova bocca della verità. Saranno i vecchi cari libri a salvare il mondo, la vecchia cultura, in un contesto sociale dove la voglia di voler sapere senza conoscere, rispondere, senza apprendere, sarà la norma. Ed in tale contesto la Grokipedia ha il terreno spianato e sarà devastante soprattutto sul piano del revisionismo storico. La controrivoluzione di Musk è iniziata con l'acquisizione di Twitter, trasformandola in X, poi con l'introduzione di Grok, il nome è un riferimento a Guida galattica per autostoppisti, di Douglas Adams, in cui to grok significa comprendere in modo approfondito e intuitivo.Ma in realtà tutto ciò è servito a sdoganare le peggiori cose e nefandezze. La difesa della libertà di espressione dei grokkiani consiste nel poter insultare, poter affermare il razzismo, poter sdoganare il fascismo e nazismo ed i concetti più devastanti per l'umanità. La libertà di parola e di espressione senza freni e limiti è lo sdoganamento delle peggiori istanze dell'umanità che non a caso sta ritornando indietro. Ed in tutto ciò arriva la Grokipedia. Dai seguaci di Musk viene presentata in questo modo: "Grokipedia diventerà la fonte di conoscenza più grande e accurata al mondo, per gli esseri umani e l'intelligenza artificiale, senza limiti di utilizzo Attualmente, Grok utilizza enormi quantità di calcoli inferenziali per esaminare fonti come le pagine di Wikipedia e chiedersi: cosa è vero, parzialmente vero, falso o mancante? Quindi riscrive quelle pagine, rimuovendo le falsità, correggendo le mezze verità e aggiungendo il contesto cruciale e mancante". Già Wikipedia era problematica di suo, adesso con la Grokipedia sarà l'autostrada in discesa per il revisionismo storico nel senso negativo di tale accezione, intendendosi per ciò lo sdoganamento di istanze storiche ideologiche di estrema destra e reazionarie che utilizzeranno questa via per riscrivere alcuni dettagli fondamentali della storia a proprio compiacimento e con profondo avversione verso l'antifascismo e le idee progressiste e socialiste della società. Insomma, al peggio al momento non c'è mai fine.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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