Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

In Egitto massacrano un ricercatore universitario,boicottano la giustizia, ma vogliono la partnership tra università egiziane e italiane



Dire che hanno una faccia tosta è dire poco. Ma ci sta. Il loro mondo, malvagio, funziona così. Come in tutte le dittature. Cosa vuoi che sia aver sequestrato, massacrato ed ucciso un ricercatore universitario? Perchè si erano fatti le pippe mentali che fosse una cattivissima spia al servizio di qualche governo straniero chiamato a destabilizzare Al Sisi? Giulio era lì per fare il suo lavoro di ricercatore. E' caduto nella trappola della paranoia del regime egiziano, da cui non è più uscito e nulla si è fatto per poterlo salvare. E ancora oggi rimane inspiegabile come sia possibile che non lo si sia potuto salvare. In tutto ciò, mentre in Italia, il processo, contro alcuni esponenti degli apparati di sicurezza egiziani, procede, l'Egitto continua a relazionarsi con l'Italia come se praticamente nulla fosse mai accaduto. Ma il problema, come detto, non sono loro, ma noi. Noi come Paese che continuiamo a legittimarli, a sostenerli, a collaborare, e ora anche a valutare di istituire partnership tra università egiziane e italiane, in coordinamento con il Ministero dell'Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica. Recentemente si è svolto un incontro tra il Vice Primo Ministro, Ministro della Salute egiziano con incontra il Ministro della Salute italiano. Ennesimo tassello delle relazioni politiche ben salde tra un Paese mai dichiarato ostile, quale l'Egitto, e l'Italia, che ha considerato la questione di Giulio, come un effetto collaterale, su cui andare oltre. La gente in Egitto continua ad andare a farsi le vacanze, l'Italia continua a sostenere la loro economia, da quella delle armi in poi, si continuano a sostenere processi di cooperazione, tranne, che in ambito giudiziario. Bisognerà aspettare la sentenza, si auspica di condanna verso qui soggetti imputati e accusati dell'omicidio di Giulio, per dover riaccendere nuovamente i riflettori sui rapporti, tossici, tra Italia ed Egitto? Probabilmente sì.

mb  

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