La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Nova Gorica, prima città socialista, costruita dal nulla da migliaia di giovani jugoslavi, ad essere capitale europea della cultura

Nova Gorica è la prima città di origine socialista ad essere capitale europea della cultura. Una città nata dal nulla grazie al contributo di migliaia di giovani jugoslavi, come riconosce anche la CIA in un suo documento del 1949 dove analizza succintamente la nascita della città, destinata ad avere entro il 1951 30 mila abitanti. In realtà come sappiamo il centro urbano di Nova Gorica non andrà oltre i 12 mila abitanti invece raggiungerà una popolazione di circa 30 mila abitant il comune. La prima pietra venne posta il 13 giugno del 1948, e fu resa possibile grazie al Comitato speciale presieduto dal Ministro Ivan Maček. Il progetto fu elaborato dall’architetto e urbanista Edo Ravnikar. Architetto che conobbe le violenze del fascismo italiano,  venne rinchiuso nelle carceri di Capodistria, dell'Ucciardone di Palermo e di Anghiari. 
 

Città costruita dai giovani, dalle  brigate lavorative della gioventù provvenienti da tutta la Jugoslavia secondo il modello sovietico. Come i famosi  sei isolati per abitazioni, noti come Blocchi russi. Una città partigiana, una città socialista,  una città che brillerà oltre il confine, si disse allora, ed oggi è la prima città ad essere stata costruita da partigiani, da comunisti, a diventare capitale europea della cultura. Certo, di comunista e socialista son rimaste solo le pietre probabilmente e la sua storia che nessun revisionismo d'oltre confine o interno potrà mai cancellare.
 
mb

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