L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

L'Emilia Romagna è la prima regione italiana a "sospendere" i rapporti con l'Egitto


Ad oggi in Italia sono la Camera dei deputati ha osato sospendere i rapporti diplomatici con l'Egitto.  Ma un secondo tassello si sta unendo  a quello della Camera. E arriva da una Regione importante. Una delle più importanti. Mentre la Regione di Giulio, il Friuli Venezia Giulia, ha eliminato lo striscione verità per Giulio dalla facciata del palazzo regionale ed eliminato il logo anche dal sito della Regione, è rimasto solo su quello del Consiglio regionale, è l'Emilia Romagna a dare un segnale importante. No, non è una sospensione dei rapporti diplomatici. Ma è pur un segnale importante e per come vanno le cose nel disastrato nostro Paese per nulla scontato. La vice presidente della Regione Elly Schlein, ha dichiarato che intervenendo a nome della Giunta regionale  ha chiesto "di sospendere e rinviare in Commissione la ratifica di un accordo di collaborazione sull'educazione e la formazione professionale tra Regione Emilia-Romagna e il Fondo per lo Sviluppo dell’Educazione affiliato al Consiglio dei Ministri Egiziano, perché non ravvisiamo in questo momento le condizioni per ratificare la proroga di un accordo che coinvolge il Governo egiziano, con cui non possiamo considerare normali le nostre relazioni quando da 52 mesi ancora chiediamo verità e giustizia per Giulio Regeni, senza ottenere risposte, e dal 7 febbraio Patrick Zaki, studente iscritto all'Alma Mater di Bologna, è detenuto in un carcere egiziano senza avere alcuna chiarezza sulle ragioni e la durata di questa detenzione e senza notizie sulle sue condizioni psico-fisiche, che ci preoccupano. Con la Giunta regionale ci uniamo alla voce di chi chiede la liberazione di Patrick Zaki e il rispetto dei suoi diritti fondamentali e ringrazio l'Assemblea legislativa che ha condiviso la necessità di questo rinvio e di un supplemento di riflessione sulla questione".
E ora ci si aspetta un comportamento simile anche dalle altre Regioni, perchè come sappiamo l'Egitto rincorre diverse regioni italiane con le quali realizzare affari, è successo con la Campania,con la Sardegna, ad esempio.

mb

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