La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

"Ci ricorderemo di tutto" Il duro e sacrosanto monito dei medici contro chi vuole insabbiare le responsabilità per la strage del coronavirus

Applausi, eroi, grazie, eppure, il 10% e anche più degli operatori sanitari sono contagiati, una strage di medici uccisi sul lavoro, e non è solo per colpa del virus che per quanto è successo. No. Ci sono delle responsabilità che vanno accertate, tanto dalla magistratura, quanto dalla commissione d'inchiesta parlamentare che dovrà essere istituita. Ed in tutto ciò i medici iniziano a far sentire la loro voce. L'occasione è data dagli emendamenti della vergogna con i quali si volevano conferire "una sostanziale immunità per le strutture sanitarie e per i soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria, in relazione agli eventi avversi accaduti durante la pandemia da Covid-19 e in particolare “in caso di danni agli operatori”. Vari ordini dei medici diffondono un comunicato chiaro, di condanna e non solo. Deprecando gli emendamenti, che porterebbero ad una de-responsabilizzazione, quando delle responsabilità ci sono, tanto a livello periferico, quanto a livello centrale e scrivono " si piangono i pazienti, ma non si potrà verificare se i sanitari sono stati messi nella condizione di curarli con tutti gli strumenti possibili. E se sono stati tutelati o mandati ad ammalarsi nell’esercizio delle loro funzioni". Invitando a chiedere scusa solo per aver pensato ad alcuni emendamenti del genere "per aver pensato di assolvere a priori le strutture sanitarie e le istituzioni che avevano la responsabilità e il dovere di tutelarci: tutto il paese è al nostro fianco". Per poi concludere con un inequivocabile "Ci ricorderemo di tutto".

mb

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