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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Tutti vogliono la legge sul conflitto di interessi, ma intanto sono stati eletti

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Di norma quando si pensa al conflitto di interessi, la prima immagine che si focalizza nella mente del comune cittadino italiano è quella di Silvio Berlusconi. I motivi sono fatto notorio.Il conflitto di interessi si realizza nel preciso momento in cui una persona ha un potere decisionale, diretto od indiretto, tale da condizionare in modo positivo gli interessi ed i profitti che ruotano nelle proprie attività professionali ma anche sociali ed economiche interessate.Il conflitto di interessi dovrebbe comportare la non elezione delle persone direttamente coinvolte. E' ovvio che tale misura alla fine dei conti sarà solo un palliativo morale, perché eticamente i poteri forti avranno sempre le pedine da manovrare nella enorme scacchiera parlamentare italiana. Ogni realtà politica ha interessi specifici, collegati ad una visione di un certo capitalismo, sia esso conservatore, sia esso naturale, sia esso progressista sia esso riformatore. Ed allora il pensiero corre ovviamente n

Hasta “logo” València

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In Spagna di norma il corrispondente del nostro arrivederci è Hasta luego ma a València è Hasta logo. Una città dove regna una fortissima autonomia culturale, linguistica e storica, per esempio si parlerà non della Comunità Valenciana ma del Paese valenzano. E ciò lo noterai anche dalla enorme diffusione, per tutto il territorio cittadino, dal centro alla periferia, delle bandiere spagnole accompagnate da quelle della Comunitat Valenciana. Vento e profumo di agrumi siciliani, colori dell'Arabia e rumori della modernità d'oltreoceano mutano València in una città in perenne movimento. Tradizione, come Las Fallas, e protesta sociale, come il movimento 23F, murales e palazzi dallo splendore fermo e costante, sapori ed odori di mediterraneo, modernità senza gradualità. La Città delle arti e delle scienze, conosciuta anche come la Città di Calatrava, visto che è un progetto del noto architetto spagnolo Santiago Calatrava, nato nel

#Gruppo C elezioni 2013, il primo partito è quello dell'astensione, oltre 11 milioni di persone

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In queste elezioni politiche del 2013 hanno vinto tutti od hanno perso tutti, dipende dai punti di vista. Quello che sarà lo capiremo presto, anche se gli indizi ci sono tutti, e gli indizi sembrano condurre al grande governo del compromesso, di Unità Nazionale, per superare la crisi, almeno in teoria, per fare la legge elettorale e votare qualche provvedimento, magari sul capitalismo ambientale, che sarà il futuro imminente anche in Italia, per accontentare il M5S e poi nel 2014 ritornare al voto visto e rilevato che nel 2014 si voterà per il Parlamento europeo dove probabilmente i grandi esclusi dal Parlamento italiano troveranno qualche posticino. Ma voglio soffermarmi su una questione specifica. Sul blog di Beppe Grillo/Movimento a Cinque Stelle si legge che esistono in sostanza due gruppi, quello A e quello B. Per il blog di Grillo “chi fa parte del gruppo A ha votato in generale per il M5S, chi fa parte del gruppo B per il Pld o il pdmenoelle”  Ma tutti in sostan

Io non ci sto

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Una risata vi seppellirà, scriveva Bakunin, frase che in questo periodo è stata rispolverata per ragioni ovvie. Comunque vada, chiunque vinca, non vinceremo noi, popolo, non vincerò io, ma trionferà ancora una volta il capitalismo. E’ in corso una battaglia storica, rivoluzionaria all’interno del capitalismo, il capitalismo tradizionale, contro il capitalismo innovatore e naturale. Il capitalismo di Stato contro il capitalismo liberale. Ti attirano con le carezze, con i principi senza ideologia che possono essere condivisi nella via del qualunquismo da chiunque, per poi un giorno, e questo giorno verrà e sì che verrà, introdurre il nuovo capitalismo.  Un gran contenitore senza colore. Un capitalismo che nel suo concetto di capitale umano, sociale ed ambientale, di valore e meritocrazia, prezzerà ogni cosa offrendo alla comunità il vantaggio della nuova economia rispettosa dell’ambiente. Ma perché non ribaltare il sistema esistente? Si può ugualmente tutelare l’amb

Grillo ed il suo piano economico, il business del capitalismo naturale

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Nella recente intervista rilasciata alla emittente televisiva ClassTV MSNBC , il portavoce del Movimento a Cinque Stelle, ha ricordato che il suo programma economico “ l’ha fattoStiglitz, che è un Premio Nobel per l’economia, insieme a persone normali, professori di economia che sono in Rete. Il nostro piano energetico lo prendiamo da persone come Lester Brown o come Amory Lovins”. Si parla di personalità molto influenti. E' singolare notare come Joseph Stiglitz  sia tra le varie cose membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. La Pontificia Accademia delle Scienze Sociali è stata istituita dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II (1 gennaio 1994) al fine di promuovere lo studio e il progresso delle scienze sociali, principalmente l'economia, la sociologia, il diritto e le scienze politiche, offrendo alla Chiesa gli elementi di cui avvalersi per lo sviluppo della sua Dottrina sociale e riflettendo sull'applicazione di questa Dottrina nella società

Il sentiero Rilke rischia la chiusura? Perché non candidarlo come sito UNESCO?

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Correva l'anno 1994 e già emergevano le prime voci di chiusura del noto sentiero Rilke. I motivi che allora minacciavano questa possibilità erano, apparentemente, correlati alla questione della scarsa manutenzione e pulizia dei circa trenta ettari tra sentieri e bosco collocato nel comune di Duino Aurisina, alle porte di Trieste. Un sentiero dal fascino indefinito, a volte maledetto per i suicidi a volte malinconico a volte ricco di vita ed emozione. Nell'introduzione della “R I L K E A N A” (1909-1959 -ARCHIVIO DELLA TORRE E TASSO ARCHIVIO MODERNO ) si legge che “Marie Hohenlohe Thurn und Taxis nacque dal matrimonio tra la contessa Teresa della Torre e il principe Egon Hohenlohe; suo figlio Alessandro fu il primo a portare il titolo di principe della Torre e Tasso duca di Castel Duino. La principessa conobbe in noto poeta Rilke a Parigi nel 1909, lo ospitò poi più volte nelle dimore di famiglia a Duino, a Lautschin (Lou†en, in Boemia) ed a Venezia, intraprese con