Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

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Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

Riconosciuto il danno da mobbing al dipendente umiliato da un superiore

Corte di cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza 26 marzo 2010 n. 7382

Il lavoratore di una grande impresa umiliato e deriso da un superiore davanti ai colleghi dal direttore ha diritto al risarcimento del danno da mobbing direttamente dall'azienda. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 7382/2010 secondo la quale l'impresa è tenuta all'indennizzo per aver tollerato e assecondato il comportamento del direttore dello stabilimento che aveva preso di mira un dipendente facendolo oggetto di continui insulti e rimproveri, umiliandolo e ricolizzandolo davanti i colleghi. Il lavotatore, peraltro, era sempre stato adibito ai lavori più gravosi nell'indifferenza e complicità del legale rappresentante della società. Questo comportamento, ha spiegato la Cassazione, costituisce sicuramente mobbing del quale si deve considerare responsabile anche l'impresa che ha accettato consapevolmente il rischio che da tali comportamenti illeciti potessero derivare conseguenze dannose a carico dei dipendenti.
da guida al diritto

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