Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

Ispettori negli ospedali della Calabria

La decisione del ministro Sacconi: sono chiamati a far luce sulle cause dei decessi


dal corriere.it Giovedì un'altra morte sospetta in un ospedale della Calabria, quello di Lamezia Terme, dopo un intervento chirurgico per appendicite acuta e, dopo 24 ore, il ministro Sacconi invia ispettori a far luce sui casi recenti di sospetta malasanità nella regione.

L'ULTIMA VITTIMA - Giuseppe Francolino, 26 anni, originario di Tropea (Vibo Valentia), secondo quanto si è appreso si era recato all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia il 17 agosto con dolori all'addome. In quell'occasione gli erano stati prescritti antidolorifici. Tuttavia in seguito al persistere dei dolori il giovane è stato ricoverato all'ospedale di Lamezia Terme, dove è stato operato nei giorni scorsi di appendicectomia. Giocvedì sono giunte le complicanze che hanno portato al decesso. I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri. «Mio figlio non ha avuto un soccorso immediato, poi le cose si son complicate ed è morto»: è l'atto di accusa di Domenico Francolino, il padre di Giuseppe, il ragazzo di 26 anni morto nella tarda mattinata di ieri nell'ospedale di Lamezia Terme dopo essere stato sottoposto, nei giorni scorsi, ad un intervento chirurgico per peritonite.

L'INVIO DEGLI ISPETTORI - Gli ispettori del ministero della Salute collaboreranno col Servizio sanitario della Regione Calabria per accertare le cause dei sei decessi che si sono verificati negli ultimi 20 giorni in Calabria. A deciderlo è stato il ministro Maurizio Sacconi, dopo la catena di morti sospette che si sono verificate negli ultimi giorni, a cominciare da quella di Sara Sarti, la bambina di cinque anni deceduta lunedì scorso nell'ospedale di Locri.

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