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Visualizzazione dei post con l'etichetta renzismo

Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

#Referendumcostituzionale: quasi 4 milioni gli italiani votanti all'estero rischiano di essere determinanti per il sì

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Chi la chiama la carta segreta del Governo, chi la goccia che potrà fare la differenza, nella realtà delle cose è già iniziata la missione all'estero del Governo per sostenere il sì al Referendum Costituzionale. Dal 2016 può votare per posta dall'estero anche chi non è iscritto AIRE ed esiste anche la possibilità, per chi è iscritto all'AIRE, di votare in Italia. Si tratta di quasi 4 milioni di potenziali elettori, che potranno certamente fare la differenza. La propaganda è chiara, snellire, essere più rapidi, ridurre il numero dei politici, eliminare gli enti inutili. Chi potrebbe mai dire no ad una proposta del genere? Nessuno. Eppure dietro l'inganno del sì si cela dell'altro, che è già difficile spiegare in Italia, figuriamoci all'estero. Dove sicuramente diranno che per avere l'Italia più semplice, più attrattiva, basta un semplice sì. Insomma, il rischio che vinca il sì è elevato, anche perchè è difficile spiegare alla destra, ad esempio, le ragio...

Quale rapporto tra casapoundisti e renziani? I Twitter di Wu Ming partendo da Gorizia

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In questo periodo è stata riscoperta Casapound. Per un duplice motivo, l'esito del voto di Bolzano,che comunque non deve essere sopravvalutato rispetto alla sua reale portata e consistenza, tanto che comunisti e verdi hanno preso insieme più voti rispetto ai casapoundisti, anche se il PRC non ha raggiunto la soglia del 2,2% con le disastrose conseguenze del caso, e per le dichiarazioni della ministra Boschi in relazione a chi si oppone alla scellerata riforma costituzionale. Invece di dire che chi vota no è come l'ANPI che si oppone alla riforma, ha detto che chi vota no, vota come Casapound, che come è noto sono all'opposto dell'antifascismo. Altrimenti perché mai dovrebbero definirsi fascisti del terzo millennio? Uno, potrà dire, è una provocazione? Ciò ha una sua logica. In prima istanza, oltre ad aver fatto pubblicità gratuita ad una realtà che è sconosciuta ai più, è un chiaro attacco all'ANPI, perché questo governo non digerisce il fatto che l'...

Quo vado? Un Film che volendo o non volendo sostiene le riforme di Renzi sulla PA e Senato

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E' il film dei record, quello italiano più visto in Italia, incassi record, comicità a non finire, la canzone contro la prima repubblica che è sempre in onda nelle principali radio ecc ecc. "Quo vado?" un film dove si ride di se stessi, o meglio di quella che è stata l'Italia, in parte, per lungo tempo. Ma un film che casualmente arriva nell'anno delle due grandi riforme. Quella che rivoluzionerà la Pubblica Amministrazione , che inciderà profondamente sulle questioni della vita ordinaria dei lavoratori, dalla valutazione, premialità, performance, all'ennesima riformulazione dei procedimenti disciplinari, alle assenze per malattia, ai super poteri dati ai Dirigenti.  Che, guarda caso, sono i vari punti che si affrontano nel film. E quella che comporterà la fine del Senato con tutte le conseguenze che ne deriveranno in termini di minore democrazia e maggiore decisionismo, in un Paese ove le Leggi ultimamente le scrive solo il Governo. Volendo o non vol...

Scuola ed autoritarismo: si protesta con il silenzio dissenso

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No. Non si tratta del canonico silenzio assenso. Ma di una silenzio di protesta un modo diverso di essere Bartleby, un modo diverso di dire preferisco di no. Preferisco di no, ma con il silenzio dissenso. Una pratica di protesta che pare stia lentamente trovando diffusione in diverse scuole. Dopo le illusioni del 5 maggio, la resa da parte di molti attori in campo contro quella che ora non viene più chiamata buona scuola, ma semplicemente Legge 107 del 2015, o scuola renziana, se non cattiva scuola, cosa è accaduto? Salvo, chiaramente i casi ove il rapporto con la dirigenza scolastica è non ostile, dove non sussistono muri, è incrementato il decisionismo, l'autoritarismo. Le scuole hanno sempre anticipato ciò che accade poi nella società in genere. La scuola è stata da sempre terreno ove sperimentare e praticare i modelli che dovranno trovare affermazione nel futuro. Anche perché si devono preparare le future generazioni a quel futuro che i governanti hanno pensato, disegna...

Se passa,nonostante il tutto, il ddl scuola, si valuterà referendum abrogativo

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Che sia il 65, od il 70 o l'80% l'adesione allo sciopero del cinque maggio, poco importa, perché la maggioranza della scuola ha comunque scioperato, oltre 600 mila lavoratori della scuola hanno chiaramente detto cosa pensano su quella riforma nota come buona scuola. Ma non è stato l'unico giorno di lotta, oltre cinquanta mila studenti, sia il sei che il sette maggio sono stati sottratti, in via consapevole, alle prove dell'Invalsi, cuore pulsante della riforma sulla scuola e del sistema di valutazione ad essa collegata.  Migliaia di docenti che hanno scioperato per due giorni consecutivi. Famiglie preoccupate, studenti incavolati e nel mentre di tutto ciò la data del 12 maggio, nuovo sciopero contro le prove dell'Invalsi, come proclamato dai Cobas, ovviamente si ingrossa. Ed in tutto ciò, come se niente fosse, cosa succede? Che pur avendo la maggioranza della piazza (salvo qualche corrente interna che vorrebbe delle modifiche al ddl scuola) chiesto il ritiro, ...

Sciopero #5maggio Chi l'ha vista la letterina di Renzi per i docenti ?

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In Italia abbiamo la memoria corta, cortissima. Però sono trascorse neanche due settimane piene da quando è trapelata la notizia della volontà di Renzi di scrivere una letterina ai docenti della scuola italiana per spiegare quanto è bella la sua riforma. E non chiamiamola più buona scuola, quella riforma, ma cattiva scuola. La fonte era attendibile. Il Sole 24ore riportava questa informativa: “ Il premier Matteo Renzi scriverà una lettera a tutti i docenti italiani per illustrare loro la riforma della scuola. È una delle decisioni prese nella riunione “dedicata” lunga circa tre ore che si è svolta nel pomeriggio nella sede del Pd, al Nazareno, presente lo stesso Renzi. La missiva dovrebbe essere inviata prima del 5 maggio, giorno dello sciopero. Entro maggio, poi, i circoli Pd saranno mobilitati per un giorno di informazione sul ddl". Bene,forse no. Ma questa letterina che fine ha fatto? Si è persa in qualche magazzino di smistamento delle poste? Hanno sbagliato gli in...

La scuola ritorna al centro dell'attenzione ma con la mobilitazione unitaria

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Vi era un motto, un tempo, l’autorità, non la verità fa la legge, un motto che richiama ad una corrente nota come decisionismo. Nulla di nuovo, già detto e scritto da qualcuno. I sinonimi di decisionismo sono fermezza, risolutezza, che nel quadro esistente conducono all'ordine e disciplina di sistema. No, non dico e non scrivo che siamo nel fascismo, non scherziamo con queste cose, anche per rispetto di chi ha subito il fascismo, combattuto il fascismo. Ma siamo in un periodo che ha sfumature nebulose, cupe,più grigie che nere, sfumature che possono trascinare questa società verso ciò che oggi sembra essere stato superato e ricordato e condannato, giustamente, nelle celebrazioni o verso altro che non ha né identità, né forma ma solo la voglia di essere semplicemente altro. Altro che dopo decenni di divisioni, individualismi esasperati, effetti collaterali di una società ove il massimo grado di socializzazione è dato da uno scambio di mail, anche se il tuo interlocutore è nella ...

Il Jobs Act favorirà i licenziamenti dei lavoratori con poca anzianità lavorativa

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Ma quanto è brutto questo Jobs Act? Non esiste neanche più il senso dell'apparenza. Forse da un lato è meglio così. Meglio vedere il mostro sin da subito in tutta la sua essenza  puzzolente, nauseante per capire che qui la situazione è seria, non è un gioco figlio di qualche qualche dormiente immaginazione.  Patria della civiltà giuridica, oggi siamo diventati ignoranti impotenti da tenere al guinzaglio del nuovo che avanza, un nuovo che non riesce a regalare emozioni, discussioni profonde ed intellettuali di un certo rilievo, un nuovo semplificato.  Semplificazione del linguaggio, semplificazione delle regole, che tradotte nel Jobs Act, termine orripilante, altro significato non hanno che eliminazione delle tutele per i lavoratori ed affermazione delle tutele per l'altra faccia della medaglia.  Già, perché questo atto del lavoro,  offrirà,  al capitale, con l'animo gentilizio natalizio del capitale, certamente rilevanti e significative tutele ...

L'assemblea di Bologna di Civati, sarà una nuova bolognina?

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Bologna, la casa del PD, ma anche della bolognina, si appresta ad ospitare l'assemblea dei democratici che seguiranno l'appello di Civati .  Nel suo sito è stato pubblicato un questionario, una sorta di sondaggio, che vuole capire cosa pensano gli italiani, non solo gli elettori del PD, della situazione attuale, se votare o meno la fiducia a Renzi. Questo governo, nato in fretta, che ha scaricato Letta in modo glaciale, ma altrettanto gelida è stata, giustamente, la risposta dell'ex premier, personalità come la Bonino, a prescindere dalla validità del suo operato o meno, messa da parte in fretta e furia, è chiaramente figlio della "cultura" del peggior berlusconismo. Divisi per vincere , scrivevo in passato. Le riforme che si appresta ad attuare il governo #berlurenzi, in tre mesi, sono  fantascientifiche , per i tempi della politica italiana. Ma i tre mesi forse non sono casuali. Se entro giugno Renzi non porterà a casa le sue tre riforme come urlate al mond...

La scuola renziana, dalla chiamata diretta alla performance

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Quale sarà il programma di Renzi per la Scuola?  Una sorta di anticipazione vi è stata con Impegno Italia dell'ex capo del Governo Letta, che in sostanza ha ripreso una parte delle volontà renziane, ma già nel 2012 Renzi aveva scritto molto sulla scuola, in un documento presentato a Verona il 13 settembre 2012, in occasione dell’annuncio della sua candidatura alle primarie del Pd . Autonomia e selezione del personale : “ Gli istituti scolastici devono godere di un’ampia autonomia, anche riguardo alla selezione del personale didattico e amministrativo , con una piena responsabilizzazione dei rispettivi vertici e il corrispondente pieno recupero da parte loro delle prerogative programmatorie e dirigenziali necessarie. Questo obiettivo va preparato attraverso una fase transitoria nella quale si incominci a responsabilizzare gli istituti scolastici mediante una valutazione della performance gestita da una struttura indipendente centralizzata”.

Attenzione al #Jobsact si insegue il pericoloso modello tedesco

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In un mio recente intervento scrivevo che il renzismo è la nuova espressione del capitalismo italiano e che ben dopo cinque anni di guerra, l'Europa del Sud, martoriata, ad oggi, ha due strade, o chiudersi nei recinti del nazionalismo esasperato, o rincorrere quel capitalismo che ha imposto miseria ed austerità con tutte le implicazioni del caso. Ciò  perché  ancora latita la terza via, quella rivoluzionaria ed anticapitalista. La bozza della bozza renziana chiamata, non casualmente, JobsAct , eppure l'Italia è stata per secoli la patria della civiltà giuridica occidentale ed ora pure la terminologia muta così come muterà la concezione del nostro diritto sociale, ricorda, per molti aspetti, alcuni principi presenti nel sistema capitalistico tedesco.  E' interessante notare come nel 1952, l’anno successivo alla emanazione della MITBESTIMMUNG, venne promulgato in Germania, il GERMAN WORKS CONSTITUTION ACT . Coincidenze? Tra le varie cose, con le sue normali...

Renzi, il salvatore della patria. E' iniziato il Renzismo

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Finito il berlusconismo, o meglio giunto alle sue ultime battute, ecco aprirsi una nuova epoca destinata a durare decenni, il #Renzismo. Renzi presentato come il salvatore della patria, l'ultimo caso eclatante è il caso dei 150 euro lordi che buona parte del personale docente era tenuto a restituire a causa di un provvedimento scellerato emanato dalla Presidenza della Repubblica sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e del Ministro dell'economia e delle finanze ovvero il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 settembre 2013, n. 122 che prorogava fino al 31 dicembre 2013 l’art. 9, comma 23, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto Scuola .  Un problema dovuto, come già avevo anticipato , probabilmente a problemi di mancata comunicazione tra il MIUR ed il MEF, due organi dello Stato che da qualche tempo continuano ad essere in stato di...