La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

USR del FVG, ancora un cambio al vertice.Nella lettera di benvenuto della "nuova" direttrice c'è il programma




Non conosce stabilità l'Ufficio Scolastico Regionale del FVG, verrebbe da dire. Quando meno te lo aspetti, forse, o arrivano dimissioni o cambi al vertice.


Si registra l'ennesimo cambio alla direzione dell'USR del FVG. Ufficio che nel 2014 venne declassato a rango di secondo livello. Sono stati nel corso degli anni vari i nuovi direttori subentrati, e all'improvviso si apprende che il 27 novembre del 2019 vi è stato un nuovo cambio al vertice. Una decisione probabilmente maturata a Roma che ha colto di sorpresa un pò tutti qui in regione. Un cambio che segna un ritorno. Ritorna la dott.ssa Beltrame, ruolo che aveva già ricoperto nella nostra regione dal 2009 al 2014. Poi operò al direzione dell'USR del Veneto e poi ebbe un ruolo al ministero dell'Istruzione prima di ritornare nella sua regione.


Nel suo messaggio di bentornata lascia intendere quale sarà il corso che intraprenderà la direzione sotto il suo mandato. La priorità è quella di affrontare la criticità cronica che caratterizza anche la nostra regione, quella della "mancanza di supplenti abilitati e di insegnanti specializzati nel sostegno da nominare sui tantissimi posti rimasti vacanti dopo le assunzioni in ruolo: condizioni ostative che pregiudicano la continuità didattica e mettono in difficoltà il regolare avvio delle lezioni e la sostituzione del personale assente." Ha intenzione la direttrice di avviare una riorganizzazione dell'USR, e manifestando l'intenzione di voler dare luogo all'attuazione delle norme e dei contratti collettivi con un "costante confronto costruttivo con le Organizzazioni sindacali dei tre comparti, portatrici delle esigenze dei lavoratori,che necessitano di un continuo ascolto." L'auspicio è che il confronto sulle problematiche scolastiche ovviamente avvenga con tutte le realtà sindacali presenti nel territorio che operano nel comparto scuola e non solo con le maggiormente rappresentative. Esprime particolare vicinanza ai dirigenti scolastici nella sua lettera la direttrice Beltrame. Così scrivendo: " Non ho mai smesso di sentirmi vicina ai Dirigenti scolastici della mia regione, che per molti anni hanno sostenuto il peso delle reggenze e che continuano a farsi carico del lavoro amministrativo a causa della carenza di direttori dei servizi amministrativi. Quando li incontro,mi emoziona scoprire che lo hanno fatto solo perché hanno fede nei giovani e nella possibilità di accendere, attraverso la stima e la fiducia, il loro umano desiderio di conoscere. A loro giunga il ringraziamento e la riconoscenza dell’Amministrazione, unitamente al mio impegno ad ascoltare le loro richieste e a condividere con loro tutte le possibili soluzioni alle criticità".


Ai docenti e al personale ATA si rivolge rilevando che "nonostante le tante difficoltà in cui svolge quotidianamente la funzione che la Costituzione gli assegna, il personale docente e ata del Friuli Venezia Giulia è abituato a pretendere da sé stesso elevati standard organizzativi e qualitativi, che consentono al nostro sistema scolastico di mantenere alti i livelli medi di apprendimento. (...)Al fianco dei Dirigenti scolastici, risorsa strategica del sistema scolastico, l’Ufficio scolastico regionale continuerà a sostenere la formazione in servizio, l’autorevolezza e il prestigio della professione insegnante, che merita il rispetto della società tutta. Solo docenti dotati di competenza professionale, umana e relazionale sono in grado di influenzare il livello degli apprendimenti degli studenti e di valorizzare le loro diverse intelligenze e potenzialità. Attraverso innovazioni didattiche e ambienti di apprendimento coinvolgentisi possono superare gli svantaggi socio-economici delle famiglie."



Per concludere con un messaggio rivolto anche agli studenti della nostra regione: "Alle alunne e agli alunni,alle studentesse e agli studenti, che sono l’unica ragione del nostro lavoro, vorrei dire che la libertà che dà valore alla vita è quella che ciascuno riesce a costruire dentro di sé. Il caso influenzerà il loro futuro solo in minima parte, ma la restante parte è una partita aperta,dove tutto nasce dalle risorse che sono dentro di loro: consapevolezza culturale, spirito di iniziativa,capacità di adattamento e di dialogo. Il mio augurio è che tutti,attraverso insegnanti capaci di destare partecipazione emotiva e meraviglia nella scoperta della cultura, comprendano quanto i saperi e il pensiero critico possano influenzare la qualità del loro futuro".



Quello che in tanti si domandano è se al cambio del prossimo governo cambierà nuovamente chi guiderà il vertice dell'USR regionale o meno, in una regione dove c'è certamente necessità di stabilità, di programmazione di lungo periodo, di risorse, di assunzioni, tanto negli uffici periferici ministeriali, quanto nelle scuole, stante i problemi cronici che caratterizzano questa regione. Dalla precarietà, alle strutture scolastiche, al calo demografico, ai problemi tipici delle regioni di confine e soprattutto c'è necessità di restituire la giusta considerazione all'USR del FVG che a Roma da diversi anni più di qualcuno ha continuato a reputare in modo ingiusto non con la doverosa attenzione e centralità che la nostra regione merita.
mb

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