La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Lenin e la difesa dell'impresa di Fiume e del D'Annunzio "rivoluzionario": una clamorosa fake news

Potrebbe rientrare nei libro dei miti e leggende la storiella  di Lenin che difende D'Annunzio e l'occupazione della città di Fiume. Una delle poche fonti che si trovano sono la Stampa del 30 dicembre 1920. Dove si può leggere:  "il movimento dannunziano è perfettamente e profondamente rivoluzionario, perchè D'Annunzio è un rivoluzionario. Lo ha detto anche Lenin al Congresso di Mosca".  La fonte di questa notizia sarebbe Bombacci.  E la cosa incredibile è che il tutto sarebbe avvenuto nei corridoi di Montecitorio! in un articolo che si intitola, conversazioni di corridoio.


Bombacci, noto per essere stato tra i fondatori del PCI e per essere finito poi a testa in giù a piazzale Loreto, per il suo rapporto con il fascismo. Sicuramente non molto affidabile come personaggio.  Non è che questa di Lenin sia una clamorosa fake news? E comunque nella peggiore delle ipotesi, secondo le più consolidate interpretazioni Lenin non difese nè D'Annunzio nè l'impresa di Fiume, ma qualora sussistente, il suo giudizio su D'Annunzio, era ironico, e l'eventuale "difesa" dell'impresa di Fiume, solo una questione strategica. Le prove documentali, che non siano le voci di corridoio,di questa apertura di Lenin verso D'Annunzio, dove sono? Se è la sola parola di Bombacci, catturata poi in una conversazione di corridoio, allora, siamo messi proprio bene. Se la giocherà con D'Annunzio, ritenuto da tanti come il padre delle fake news?
mb

Ringrazio chi al Knulp di Trieste ha acceso il faro dell'attenzione su Bombacci invitando ad approfondire tale questione

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