Il primo FVG pride della storia di Trieste
con un manifesto di ben 32 punti, cercherà di rendere Trieste più arcobaleno e meno cupa, rispetto a chi preferisce vivere nel medioevo. Vivere in un mondo dove è diritto di tutte e tutti essere liberi e uguali nella propria diversità, dovrebbe essere la normalità, oggi. Essere ciò che si è. Essere riconosciuti per ciò che si è ed essere tutelati per ciò che si è. A Trieste si vivrà un paradosso che ben rappresenta lo stato delle cose. Una città che ospita il FVG Pride, che non conferisce il patrocinio, che aveva alzato le barricate sull'occupazione di suolo pubblico dell'ex Piazza Grande, ora Piazza dell'Unità d'Italia, un luogo dove l'unità, a quanto pare, per volere di alcuni, è possibile solo se non turbi il sentimento di chi preferisce processioni riparatrici, rosari ed esorcismi, alla libertà, uguaglianza, fratellanza, diventati valori assoluti per un mondo che ama i diritti umani e vuole il progresso. Purtroppo in FVG sono pochi i Comuni che si sono lanciati a conferire il patrocinio al FVG Pride in una regione dove ci sono 215 comuni. Comunque, nella consapevolezza del quadro difficile in cui ci si trova, è importante che dei patrocini sono stati concessi. Pochi, ma buoni. Passo dopo passo, il muro cadrà. Il patrocinio non deve essere richiesto per essere concesso ad iniziative così importanti, a volte la spontaneità vale più di mille atti e formalità. E, ritornando al paradosso, se Trieste, o meglio chi governa Trieste, perchè Trieste è altra cosa rispetto a chi la governa, non concede il patrocinio, una lezione bellissima, arriva da Lubiana. Splendida e vitale capitale della Slovenia. Già città arcobaleno, con alle spalle ben 18 Pride! Mica bazzecole. Ancora una vola una lezione di "resistenza" arriva dalla Slovenia. E la lettera del sindaco di Lubiana, inviata al Comitato del FVG Pirde e ad Antonella Nicosia, racchiude nelle sue poche righe, quel rispetto per i diritti, quella visione progressista della società, che dovrebbe essere propria di chi ha responsabilità di governo, di chi dice voler rappresentare le Istituzioni in armonia con i principi fondamentali della carta dei diritti umani e della Costituzione.
mb
Questo il testo della lettera:
Cara Antonella, egregio Comitato FVG Pride,
voglio
esprimere il mio supporto al Pride di Trieste e a tutte le altre
attività con le quali il comitato Friuli Venezia Giulia Pride e le altre
associazioni non governative stanno lavorando per l’eguaglianza delle persone LGBT+.
Ad
un evento importante, che ogni anno si svolge in molte città del mondo e
celebra l’anniversario dei moti di Stonewall come monito pubblico che a
tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di
genere o meglio dall’aspetto di genere, vengano assicurati i diritti
umani.
Valori quali tolleranza e rispetto delle
diversità devono sempre e dovunque essere implementati, e dobbiamo anche
renderci conto, che le differenze ci rendono più ricchi e non ci
dividono, che siano differenze culturali, linguistiche, etniche,
orientamento sessuale, identità di genere o religiose. Il pride può così
aiutare a rendere consapevoli, ad un dibattito più aperto, alla
tolleranza, alla non discriminazione ed eguaglianza delle persone LGBT+.
Ljubljana
è una città arcobaleno, perché rispettiamo le diversità e viviamo
assieme. A Ljubljana sono stati organizzati già 18 pride, ai quali ho
patrocinato. Con le associazioni LGBT+ abbiamo creato una partnership ed
avviato diversi progetti - dai gruppi di mutuo auto aiuto, il punto di
informazione giornaliero, fino a varie attività di educazione e
consapevolezza.
Con la speranza, che il messaggio
del pride giunga a chiunque e che inviti le persone a riflettere su ciò,
che possono fare per rispettare e includere le diversità, vi saluto
cordialmente
Zoran Janković
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