La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

L'ultima? " Brindisi città già capitale d'Italia"e si dimenticano di Salerno.Nessuna delle due fu mai capitale,solo sede di governo

Da tempo in Puglia si sollevò la richiesta di riconoscere a Brindisi il ruolo di capitale d'Italia. Ora, arriva una proposta di legge. Proposta da due parlamentari di Forza Italia. Si legge che 13 gennaio 1960, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi concesse, con proprio decreto, alla città di Brindisi la medaglia d’argento al valor civile con la seguente motivazione: « Sopportava con intrepido coraggio e fiero comportamento numerosi bombardamenti sacrificando la vita di molti suoi figli all’ideale patriottico. In virtù della sua posizione geografica, partecipò con l’intera popolazione attivamente alle operazioni belliche. Fu sede del primo governo democratico della nuova Italia ». Evidenziano, con grande senso di intuito, che il "Presidente Gronchi si riferiva evidentemente a quanto accadde in Italia nel periodo da settembre 1943 a febbraio 1944.La permanenza delle istituzioni dello Stato a Brindisi segnò dunque l’avvio del processo che portò alla costituzione della Repubblica italiana. A Brindisi fu emanato il primo atto della rinascita della libertà di stampa, dopo anni di « bavagli » (...) Per le esposte considerazioni, con la presente proposta di legge, che si compone di un solo articolo, si prevede quindi di conferire alla città di Brindisi il titolo di « città già capitale d’Italia »."

Ma si dimenticano di Salerno.  Come è noto, forse Salerno, più della stessa Brindisi, meriterebbe di avere questo titolo. D'altronde non è un caso che esiste anche la voce Salerno Capitale, "dicitura colloquiale che si riferisce al periodo di cinque mesi della storia d'Italia, durante la seconda guerra mondiale, in cui Salerno dall'11 febbraio al 15 luglio 1944 fu sede provvisoria del governo italiano. Salerno, come prima Brindisi, non fu mai proclamata capitale, che restò quindi formalmente sempre Roma." Senza dimenticare lo sbarco di Salerno. In realtà né Salerno, né Brindisi furono mai capitali d'Italia. Furono città che ospitarono provvisoriamente il governo italiano in quel Regno del Sud stato fantoccio in mano alle forze alleate.

Ricordiamo che storicamente in Italia le capitali sono state Torino, Firenze ed attualmente ancora Roma, anche se a dirla tutta se c'è una città che meriterebbe questo titolo, sarebbe una sola, Milano non solo perchè ha dato i colori del tricolore all'Italia, ma perchè luogo simbolicamente e politicamente potente per il riscatto dell'Italia a partire dal proclama del 25 aprile, oltre che essere il vero motore economico del Paese.

Marco Barone
 

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