L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Se Babbo Natale ha ridimensionato San Nicolò





Ma è più sentito San Nicolò o Babbo Natale?

Questo è quanto mi domandavo notando tutta la serie di prodotti realizzati, i mercatini diffusi, le fiere e quant'altro si afferma in prossimità della notte tra il 5 e 6 dicembre. Così come mi domando, ma quanti conoscono la sua storia? Quanti sanno che tipo di santo protettore sarebbe?  Scommetto che le mani alzate sarebbero una manciata. 
Ed a dirla tutta non interessa, interessa quel giorno solo scambiarsi qualche regalino, girovagare per le fiere, bere e mangiare.

San Nicolò, dicono, è un santo molto venerato in tutto il mondo, addirittura avrebbe carattere universale. Sarà. Ma in Italia ci sono su più di 8 mila Comuni solo una ventina di località, e qualche Comune, ad avere questo nome e sono poche le località dove viene festeggiato, soprattutto in alcune zone del Nord Est ed in Puglia.  Vi è chi dice che Babbo Natale altro non sia che praticamente il San Nicolò in chiave pienamente consumistica, che avrebbe tratto origine da questo santo per poi divenire noto grazie alla solita Coca Cola. Sicuramente è vero che San Nicolò e Babbo Natale hanno in comune praticamente tutto, i colori dei vestiti, rosso, come rosso è il Babbo Natale moderno, la barba bianca, lunga e folta, l'iconografia dell'uomo buono, ed i regali ergo mercato, soldi ed economica che gira ed entrambi arrivano di notte e nello stesso mese ed a poche settimane di distanza.
Alla fine si tratta di due cloni, San Nicolò si è ridimensionato, ha dovuto rincorrere Babbo Natale per non sparire del tutto, è soppiantato dalla forza planetaria di Babbo Natale e sopravvive con fatica nella notte tra il 5 e il 6 dicembre solo perchè si scambiano piccoli doni e soprattutto cioccolata. 

Insomma San Nicolò è diventato una sorta di antipasto che anticipa Babbo Natale. San Nicolò continuerà a resistere lì dove le tradizioni secolari resistono, con le loro fiere e specificità, ma son sempre di meno, nel resto del mondo questa festa ha forse gli anni contati. Insomma Babbo Natale in un colpo solo è riuscito a mettere in discussione se non compromettere lo spirito religioso del natale e ridimensionare in modo potente quello che per secoli è stato uno dei santi più amati. 
Sarà comunque il portafoglio alla fine a decidere chi sarà il vincitore finale, chi sopravviverà e chi sparirà.

Marco Barone

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