La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il croato in FVG come lo sloveno, il friulano ed il tedesco?

La specialità del Friuli Venezia Giulia è dovuta al suo plurilinguismo, quel plurilinguismo espressione delle radici storiche, identitarie di questa piccola ma cosmopolita terra del Confine Orientale. Si parla l'italiano, il tedesco, anche se sempre più raramente, lo sloveno, il friulano, oltre a diversi dialetti. Poi ovviamente vi sono le lingue delle nuove migrazioni, dal bengalese, al cinese, al rumeno. Discorso diverso per il croato. La lingua croata e la comunità linguistica croata viene ufficialmente riconosciuta dalla Regione e verranno disposti finanziamenti per sostenerne le iniziative di tutela.
Ad oggi si parla di 100mila euro all'anno nel triennio 2018-20.

Come è stato resto noto i croati in Italia sono una minoranza nazionale formata da cittadini della Repubblica di Croazia residenti in Italia (17.698 al 31 dicembre 2016, concentrati soprattutto in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, specie a Trieste) e soprattutto da cittadini italiani di lingua e cultura croata.

La presenza croata a Trieste è storica, racchiusa nell'arco di diversi secoli. E' evidente che per rispettare questa identità storica del FVG, per rispettare le diverse culture, si dovranno mettere seriamente in discussione personaggi e fatti storici che denigrano popoli ed identità, a partire da quelle care al nazionalismo italiano che continuano ad essere celebrate e minano i rapporti diplomatici e di amicizia tra Italia e Croazia, a partire dalla celebrazione della marcia militare di occupazione di Fiume come capeggiata da quel D'Annunzio i cui sentimenti nei confronti dei croati erano ben noti e tutt'altro che rispettosi. Si è aperta in FVG la strada per includere anche la croata tra le minoranze linguistiche meritevoli di tutela come quella slovena o friulana o germanica? Ciò sarebbe auspicabile ed un valore aggiunto per il FVG ed un passo importante verso il consolidamento storico e culturale dei rapporti con quell'Est e la cultura slava che insieme a quella latina è la vera forza di questa fetta di terra, ponte tra Occidente ed Oriente.

Marco Barone

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