Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

Elezioni politiche e regionali: l'unica cosa certa è che l'astensione sarà pazzesca



Quando si vota? E chi lo ha capito? Qualcuno dice marzo, qualcuno vorrebbe magari agganciarle alle vacanze pasquali. Sai che bel ponte che ne verrebbe fuori. Questo sì che sarebbe un bel regalo per gli italiani.

Lo si percepisce nell'aria. E' un continuo che cresce mese dopo mese, dopo ogni appuntamento elettorale. E' inutile dire che il voto è un dovere, e dovere non significa obbligo ed i soliti mille bla bla bla. Anche il non voto è un voto, l'astensione è un voto politico. E questa volta sia alle politiche che alle regionali si raggiungerà una quota storica pazzesca.
 
Marco Barone 


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