Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Quale il futuro della stazione di Monfalcone e Ronchi Nord?

Tra Ronchi e Monfalcone, che messi insieme non arrivano neanche a 50 mila abitanti, a breve ci sarà il record dei record. Tre stazioni dei treni, nello spazio di pochissimi km di distanza, a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, senza dimenticare la quarta dormiente, la storica Ronchi sud. Come è noto Ronchi Nord è stata depotenziata, a marzo dovrebbe arrivare il primo freccia rossa a bassa velocità nell'area del polo intermodale. Non è detto che per quel periodo la stazione dei treni Ronchi Aeroporto ci sarà. Ci sarà sicuramente il polo intermodale con buona parte delle sue strutture, parcheggi, passerella sperando che quel grigiore che ti viene sbattuto in faccia appena atterri a Ronchi, possa andar via. Il blocco di cemento del parcheggio multi-piano potrebbe accogliere dei murales o delle gigantografie che sponsorizzano il nostro territorio, un minimo di estetica non guasterebbe visto che lì dove c'era la campagna ora c'è tutt'altro e non  stiamo mica parlando comunque del ragazzo della via Gluck, ma di Ronchi. Ora si è appreso dal giornale che a Monfalcone avrebbero intenzione di chiedere investimenti per abbattere le barriere architettoniche della locale stazione, giustissimo, e di provvedere anche ad un vero e proprio restyling. Stazione attivata nel lontanissimo 1860 e solo intorno al 1894 completerà il tratto ferroviario che proveniva da Venezia via Portogruaro. Quello che ci si domanda è quanto possono durare le stazioni di Ronchi Nord e Monfalcone ancora? 
La stazione di Ronchi aeroporto è pensata solo per i treni ad alta velocità, che andranno comunque qui a bassa velocità? Per uno scalo che ha come principale bacino di utenza il Friuli, la Venezia Giulia, il Veneto, la Slovenia e l'Austria? E dove non si va mica a 300 km orari sui binari? Quale ratio? Ecco, forse sarebbe il caso di capire il futuro di queste stazioni, Ronchi Nord e Monfalcone, prima di spendere altri soldi che seppur per progetti utili, rischieranno di essere semplicemente inutili per il non futuro di alcune stazioni.

Marco Barone

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