La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Quale il futuro della stazione di Monfalcone e Ronchi Nord?

Tra Ronchi e Monfalcone, che messi insieme non arrivano neanche a 50 mila abitanti, a breve ci sarà il record dei record. Tre stazioni dei treni, nello spazio di pochissimi km di distanza, a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, senza dimenticare la quarta dormiente, la storica Ronchi sud. Come è noto Ronchi Nord è stata depotenziata, a marzo dovrebbe arrivare il primo freccia rossa a bassa velocità nell'area del polo intermodale. Non è detto che per quel periodo la stazione dei treni Ronchi Aeroporto ci sarà. Ci sarà sicuramente il polo intermodale con buona parte delle sue strutture, parcheggi, passerella sperando che quel grigiore che ti viene sbattuto in faccia appena atterri a Ronchi, possa andar via. Il blocco di cemento del parcheggio multi-piano potrebbe accogliere dei murales o delle gigantografie che sponsorizzano il nostro territorio, un minimo di estetica non guasterebbe visto che lì dove c'era la campagna ora c'è tutt'altro e non  stiamo mica parlando comunque del ragazzo della via Gluck, ma di Ronchi. Ora si è appreso dal giornale che a Monfalcone avrebbero intenzione di chiedere investimenti per abbattere le barriere architettoniche della locale stazione, giustissimo, e di provvedere anche ad un vero e proprio restyling. Stazione attivata nel lontanissimo 1860 e solo intorno al 1894 completerà il tratto ferroviario che proveniva da Venezia via Portogruaro. Quello che ci si domanda è quanto possono durare le stazioni di Ronchi Nord e Monfalcone ancora? 
La stazione di Ronchi aeroporto è pensata solo per i treni ad alta velocità, che andranno comunque qui a bassa velocità? Per uno scalo che ha come principale bacino di utenza il Friuli, la Venezia Giulia, il Veneto, la Slovenia e l'Austria? E dove non si va mica a 300 km orari sui binari? Quale ratio? Ecco, forse sarebbe il caso di capire il futuro di queste stazioni, Ronchi Nord e Monfalcone, prima di spendere altri soldi che seppur per progetti utili, rischieranno di essere semplicemente inutili per il non futuro di alcune stazioni.

Marco Barone

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