L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Scuola: ma quando l'Invalsi chiede il dialetto parlato a casa non si comporta come gli inglesi?

Ha creato uno scandalo ed acceso i rapporti diplomatici tra Roma e Londra il fatto che nel Regno Unito in alcune scuole è stato chiesto se lo studente è italiano, napoletano, siciliano. Ciò a differenziare la provenienza territoriale con lo scopo di fornire ai bambini ed eventualmente ai genitori la necessaria assistenza linguistica nell'apprendimento dell'inglese. Quando l'italiano viene attaccato all'estero, apriti cielo. Ma quando ciò, in modo similare, accade a casa nostra, tutti zitti? L'Invalsi nel suo questionario studente chiede espressamente di venire a conoscenza della lingua parlata a casa. Il motivo? "La domanda che indaga quali figure aiutino gli studenti del 1° ciclo nel fare i compiti per casa (adattata dall’indagine PIRLS 2006) dà anch’essa informazioni sul supporto familiare nello studio. Come ulteriore indicatore di opportunità di sostegno familiare nei compiti, oltre che di rinforzo domestico della lingua usata a scuola, è stata inserita in tutti i questionari una domanda sulla lingua parlata a casa. L’interesse è rivolto non solo all’uso in famiglia di una lingua straniera, ma anche all’utilizzo prevalente di un dialetto".Gli intenti, come si può vedere, sono gli stessi degli inglesi. Perché qui non indignarsi?  Si obietterà, ma non hanno mica chiesto se sei napoletano, veneto, siciliano, o chissà cosa. Ne siamo certi? Nel momento in cui ti viene chiesto il dialetto parlato a casa si realizza la medesima fattispecie che ha creato tanto scalpore nel Regno Unito. Almeno questo è quanto io penso.
 Marco Barone @ilKontrastivo


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