Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

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Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

Quale lo stato di sicurezza delle scuole del FVG in caso di terremoti? A dicembre 2015 finanziate solo 4 scuole

Quando vai sul sito della protezione civile, nella sezione terremoti, leggi: "Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un’energia paragonabile al terremoto dell’Aquila del 2009. Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. Anche tu vivi in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro." Dunque almeno un terremoto catastrofico ogni dieci anni, anche se ultimamente pare questa media essersi abbassata. Ogni volta assistiamo sempre alle solite scene, si ripetono sempre le stesse dinamiche, si invoca sempre l'irripetibile modello del Friuli, irripetibile perché la società attuale è totalmente corrotta, ogni volta si accendono i fari dell'attenzione su alcuni beni primari, come ospedali, scuole ecc. L'Italia è un Paese semplicemente andato in malora, si devono incrociare le dita. La prevenzione non è voluta, la speculazione è voluta. Senza voler generalizzare si può ben dire che in via complessiva la maggioranza delle nostre scuole non sono sicure, i nostri ospedali non sono sicuri, le nostre case non sono sicure. Ma sicuri sono gli sperperi per opere faraoniche ed inutili per la collettività.  Soffermandoci sulla problematica scuola, che è il luogo più delicato della nostra società, quale la situazione? Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità. In FVG al 17 dicembre 2015  si segnalano interventi mirati  nel 2008 per una scuola elementare di Maniago, una scuola media di Udine, una scuola elementare di Fiume Veneto nel 2012, una scuola media di Udine nel 2012. Quale lo stato di sicurezza antisismica delle nostre scuole? Visto che buona parte del FVG è ad alto rischio sismico, ed il resto del territorio non totalmente immune? 
Marco Barone

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